Nella mattinata del 4 Aprile, una folta rappresentanza di lavoratori dei trasporti e delegati di settore appartenenti ad USB hanno presidiato il Convegno sulla Nuova Politica Tariffaria tenuto nella sede della Regione Campania ed a cui partecipavano, oltre ad altre sigle sindacali, istituzioni locali (comuni e province), associazioni utenti e liberi cittadini, anche gli amministratori delle tre aziende di TPL più grandi sul territorio regionale (Atn, EAV e CTP), l'assessore regionale al ramo Sergio Vetrella ed il Presidente della giunta campana Stefano Caldoro.
L'USB invitata ufficialmente nei giorni scorsi, ha voluto dare un segnale forte per sottolineare come non sia più possibile assistere allo sfascio del trasporto pubblico in Campania e, contemporaneamente, ascoltare programmi operativi di lunga e media durata che non vengono mai attuati.
Infatti, pur riconoscendo l'importanza di una politica tariffaria che si adegui alle mutate esigenze del TPL sul territorio regionale e senza mai dimenticare che il trasporto è un bene comune e deve essere garantito a tutti anche dal punto di vista della fruibilità economica dello stesso, ci tenevamo ad evidenziare che la necessità più impellente in questo momento è quella di salvare le numerose aziende in crisi sul territorio.
Nelle diverse dichiarazioni stampa, fatte all'esterno della sede del convegno, abbiamo più volte citato la vicenda della chiusura della metropolitana di Salerno, paradossale quanto assurda, le diverse realtà in crisi prime fra tutte proprio quelle controllate dalla regione, la presenza di privati che percorrono linee sottratte alle aziende pubbliche per mancanza di autobus, tanto per citare alcuni dei problemi sul tavolo.
All'interno della sala convegni, i rappresentanti di USB hanno esposto uno striscione chiedendo un tavolo di confronto immediato con la regione su temi fondamentali per evitare lo smantellamento del TPL, come le privatizzazioni selvagge e senza controlli, la questione delle risorse economiche nazionali e regionali, la riprogrammazione dei servizi minimi che si sta tramutando solo in tagli di chilomentri effettuati, la garanzia non solo dei livelli occupazionali ma anche salariali, una mobilità sul territorio regionale garantita e per tutti.
Si chiede, in pratica, una chiara inversione di tendenza rispetto a quanto avvenuto dal 2010 ad oggi, quando fu dichiarato lo stato di crisi per il TPL Campano.
Dopo l'intervento della Digos per la rimozione dello striscione, si è però raggiunta l'intesa con l'assessore ai trasporti di avere un incontro entro la fine della settimana prossima, con il chiaro intento di aprire un tavolo di confronto con le istituzioni regionali sui problemi che affliggono il TPL regionale e tutto il trasporto pubblico più in generale.
USB Lavoro Privato Campania - Comparto Trasporti
Antonio Mazzella – Rosario Maresca