In occasione della venuta del Ministro del Lavoro – Giuliano Poletti – a Napoli laddove si è parlato del “Jobs Act, Servizi al Lavoro e Misure di Politica Attiva in Regione Campania”, una folta rappresentanza di LSU ha attuato un presidio spontaneo finalizzato nel portare all’attenzione del Ministro lo stato di precarietà più estrema che da oltre 20 anni sta caratterizzando la vita lavorativa della categoria.
Nell’ambito del presidio alcuni Lavoratori LSU si sono portati all’interno della sala dove si stava svolgendo il Convegno ed interrompendo l’intervento dell’Assessore Regionale al Lavoro – Sonia Palmeri – hanno chiesto di poter interloquire con il Ministro al quale, tra le altre, si voleva consegnare l’allegata piattaforma rivendicativa elaborata da USB, i cui tratti salienti sono:
“ Stabilizzazione e riconoscimento dei contributi utili per la pensione”
A tale iniziativa intrapresa - dettata soprattutto dalle estreme criticità in cui da oltre un ventennio versano gli LSU della Campania - vi è stata una scomposta reazione da parte del Governatore della Campania – Vincenzo De Luca – il quale azionando la mano e con un gesto poco gratificante ha chiesto l’allontanamento dei lavoratori LSU dimostrando ancora una volta - qual’ora non fosse sufficientemente chiara - che la questione occupazionale dei precari, e per di più di coloro che per oltre 20 anni hanno permesso il buon andamento e la funzionalità della Pubblica Amministrazione, poco importa ed è marginale nell’azione di Governo della Campania.
A questo punto corre d’obbligo una domanda.
“A cosa serve attuare convegni di tale spessore se alla fine si omette di ascoltare, e addirittura “cacciando” senza voler sentire ragioni, coloro i quali chiedono inversione di tendenze ed il superamento di questo stato di precarietà peraltro quale macchia indelebile nel panorama lavorativo configurandosi addirittura quale lavoro nero legalizzato dallo Stato le cui condizioni rasentano la schiavitù”?
Di contro l’azione posta in essere dai LSU era solo quella di poter avere interlocuzioni con il rappresentante del Governo Nazionale - visto che era venuto a Napoli - volendo chiedergli quali le azioni vere che il Governo Nazionale intende mettere in atto volte alla definitiva soluzione lavorativa per questi Lavoratori atteso che essi da venti anni vengono utilizzati a costo zero, senza contratto e senza contributi utili per la pensione, dagli Enti locali – Regione Campania compresa – , dai Tribunali, dalle Procure, e così via.
A queste domande da venti anni attendiamo risposte dalla Politica e dalle Istituzioni.
Oggi abbiamo registrato un altro passo negativo ma sicuramente non sono questi gesti che possono fermare le nostre azioni, da ultime intraprese, attraverso le quali rivendichiamo:
PIENA OCCUPAZIONE – CONTRIBUTI – DIRITTI e DIGNITA’
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