(138/20) Nel primo pomeriggio di oggi è convocato il tavolo sindacale nazionale per l’esame delle misure di contrasto alla diffusione del virus SARS-Cov-2 contenute nel DPCM del 3 novembre scorso.
Le regioni italiane sono state classificate in tre differenti fasce: gialla, arancione e rossa, secondo alcuni parametri di valutazione che vedono nelle regioni individuate come rosse quelle a più alto rischio. Questa la classificazione delle regioni:
- FASCIA GIALLA – Veneto – Friuli Venezia Giulia – Province autonome di Trento e Bolzano – Emilia Romagna – Liguria – Toscana – Umbria – Marche – Abruzzo – Lazio – Molise – Campania – Basilicata – Sardegna
- FASCIA ARANCIONE – Puglia – Sicilia
- FASCIA ROSSA – Piemonte – Lombardia – Valle d’Aosta – Calabria
Su tutto il territorio nazionale il DPCM prevede che negli uffici pubblici sia consentita la più alta percentuale di lavoro agile possibile, mentre nelle zone ad alto rischio la presenza negli uffici deve essere limitata alle sole attività indifferibili. Dovrà essere adottata ogni soluzione utile ad assicurare ai lavoratori fragili lo svolgimento dell’attività in lavoro agile anche attraverso l’assegnazione di mansioni diverse dalle proprie o lo svolgimento di specifiche attività formative.
Alla luce di un’evoluzione della pandemia che fa registrare giornalmente un aumento consistente dei casi di positività al virus e con riferimento alle attuali disposizioni legislative, questo pomeriggio chiederemo:
- L’estensione generalizzata del lavoro agile a tutto il personale, fatte salve le attività realmente indifferibili da svolgersi con rotazione del personale;
- La sospensione dell’attività di sportello in presenza su tutto il territorio nazionale;
- L’implementazione delle modalità alternative allo sportello in presenza per assicurare il servizio ai cittadini utenti;
- L’assegnazione di attività formative a distanza al personale non impiegabile in attività produttive da svolgersi da remoto;
- La distribuzione a tutto il personale di apparecchiature informatiche portatili;
- L’assegnazione a tutto il personale di SIM dati per lo svolgimento dell’attività da remoto;
- Il riconoscimento del buono pasto per l’attività di lavoro agile.
Le misure che saranno stabilite dovranno valere su tutto il territorio nazionale e per tutte le direzioni centrali, lasciando ai dirigenti la possibilità di estendere ulteriormente le garanzie e non di ridurle come invece accaduto finora. Serve uniformità su tutto il territorio nazionale.