Da oggi, mercoledì 16 aprile, sono in sciopero ad oltranza i lavoratori della cooperativa Futura Servizi, società sub-appaltatrice della Fiege Borruso ND, che a su volta gestisce in appalto il servizio di e-commerce “La spesa che non pesa” per la Unicoop Tirreno.
I lavoratori della Futura Servizi saranno anche in presidio dalle ore 9.00 di venerdì 18 aprile presso l’Ipercoop Casilino di Roma, in via Casilina 1011, dove già oggi sono presenti indossando la maglietta con su scritto: “LA SPESA CHE NON SPESA”.
Nella città di Roma, Unicoop Tirreno fornisce per i soci all’interno del raccordo anulare il servizio di ordini on line e consegna a domicilio della spesa, che secondo la stessa Unicoop Tirreno ha dato nel 2013 circa 3,5 milioni di euro di fatturato, aspirando ad occupare nella capitale una potenzialità stimata in 50/60 milioni di euro.
Dunque, un “fiore all’occhiello” della cooperativa, che la configurerebbe come una novella "Amazon" della spesa alimentare.
Ma la Unicoop Tirreno, dopo aver prima dichiarato 75 esuberi negli ipermercati di Roma e del basso Lazio, ed aver acquistato sempre nel Lazio altri 52 supermercati dal gruppo Faranda, ha siglato un accordo con Cgil Cisl Uil in cui ritira gli esuberi ma sancisce la fine dell’appalto con la Futura Servizi, con il conseguente licenziamento di tutti i 17 lavoratori impegnati.
Dal 2002 i dipendenti della Futura Servizi hanno lavorato al fianco dei lavoratori Coop, ma con meno salario e meno diritti, e sono stati regolarizzati solo dopo l’intervento dell’USB che aveva riscontrato anche il pagamento in nero di parte della retribuzione da loro percepita e l’illegittima applicazione del contratto UNCI.
Tutte questioni che la stessa Coop, in quanto appaltatrice del servizio, avrebbe potuto verificare direttamente, vista anche la dichiarata attenzione alle condizioni del lavoro espressa nella carta dei “valori Coop”.
I lavoratori della Futura non ci stanno ad essere mandati a casa e dopo aver lottato al fianco dei dipendenti Coop contro i paventati esuberi adesso lottano in difesa del proprio posto di lavoro, trovando il sostegno dell’USB e dei lavoratori della Coop.
Il servizio de “La spesa che non pesa” risulta bloccato già da oggi, con ripercussioni sulle forniture previste per diverse onlus ed asili nido. Il numero verde del servizio attribuisce tale blocco a non specificati “problemi tecnici” che si protrarranno fino a sabato prossimo.
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