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Editoriale

Coronavirus, a Roma e nel Lazio inutili le linee guida della Regione. USB denuncia i fallimenti più clamorosi

Roma,

La situazione che ci arriva da lavoratori e lavoratrici iscritti all’Unione Sindacale di Base è folle.
Le linee guida della Regione sono saltate, la psicosi ha vinto sulla coscienza civile e la cattiva organizzazione la fa da padrona, come dimostrano anche le notizie sui media.

Tra le segnalazioni arrivate dagli iscritti a USB ne sottolineiamo alcune:


- A Roma un asilo nido in concessione, e quindi gestito da un privato, e convenzione nel XIII municipio fa rientrare una bambina assente da più di 5 giorni che è stata in Lombardia con la famiglia, senza certificato medico ma con la sola autocertificazione del genitore.
- Al Policlinico Tor Vergata 98 persone ricontattate dopo che è emersa la vicenda del poliziotto del commissariato di Spinaceto positivo al test, ma lasciato per un giorno e una notte su una barella del pronto soccorso senza il rispetto delle procedure. Scattati inoltrte gli accertamenti a tutto il personale sanitario in quei giorni a presidia del pronto soccorso.
- A Fiumicino le AEC (assistenti educativi culturali) che assistevano i disabili nelle due scuole chiuse non sono state nemmeno contattate dalla ASL.. Perché a detta delle dirigenti scolastiche non erano nella classe della bambina positiva al test, tralasciando però il fatto che mensa e ricreazione sono svolte in aree comuni.
-A Formia tutti gli operatori e operatrici in turno al pronto soccorso sono stati posti in quarantena.

-Alla Scuola centrale antincendi dei vigili del fuoco, a Capannelle, caos totale tra centinaia di allievi, istruttori e personale dell’indotto dopo che due allievi sono risultati positivi ai test.

Ancora una volta dobbiamo prendere atto che il Servizio Sanitario regionale non sta funzionando come dovrebbe. Che i servizi pubblici esternalizzati non sono controllabili. Migliaia di lavoratori pubblici e privati sono esposti al rischio contagio che, come accaduto nelle zone rosse, potrebbero diventare focolai dell’epidemia.
Servono un intervento urgente e controlli più serrati, perché il controllo dell’epidemia di coronavirus non può essere lasciato al caso o alla coscienza civica, da tempo estinta in molti cittadini.

Unione Sindacale di Base – Federazione Roma e Lazio