Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Formazione SATI

CORSO ISPETTORE LOGISTICO GESTIONALE

Nazionale,

 

Al Ministro dell'Interno
Prefetto Matteo PIANTEDOSI


Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento

  Prefetto Laura LEGA

 
Tramite:                                                                                               
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Alessandro TORTORELLA

 

e p.c                           Alla Direzione Centrale per la Formazione dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

ing. Gaetano VALLEFUOCO
 

 

Oggetto: ISPETTORE LOGISTICO GESTIONALE.

 

La scrivente Organizzazione Sindacale, in riferimento all'oggetto ed appreso quanto contenuto nella nota della DCFORM prot. n°0038563 del 31.10.2022 con la presente vuol comprendere la motivazione che ha spinto verso la decisione di utilizzo di diverse forme di partecipazione al corso in parola che per la durata di bene 3 mesi avra discenti "dell'area romana" trattati in maniera differente da, a quanto pare, il "resto del mondo".

Ora, premesso che l'importanza di tali corsi dovrebbe avere sempre la migliore delle attenzioni da parte Vostra e pur da notare che la "tranquillità" del discente è la metà dell'opera che permette la migliore delle situazioni per facilitare l'apprendimento. La vostra "area romana" non esiste; esistono invece problemi di altra natura sullo svolgimento di questo corso come la sinapsi che non considera il personale discente interno che è da molti anni un solido e validissimo pilastro lavorativo dell'amministrazione che ha sempre svolto una mansione superiore alla propria remunerazione.

Bisogna vigilare che il personale a distanza venga messo nelle migliori condizioni per seguire il corso, in spazi adeguati e confortevoli, senza essere coinvolto in lavori urgenti. Bisogna anche prevedere una interazione con i discenti e valutare di interrompere il "delirio di FAD" ben sapendo che la qualità di una lezione frontale a distanza è enormemente inferiore ad una lezione interattiva in aula con meno di 25 persone.

La FAD allo stato attuale, a pandemia è superata tanto che lo stesso Governo ha messo in essere il rientro al lavoro  dei medici non vaccinati, è solo un motivo di risparmio; abbiamo l'impressione che l'amministrazione voglia con un "solo formatore" arrivare in tutta Italia senza spostare nessuno, tradotto: è risparmio sulla qualità della formazione.

Con la presente si contesta tale disposizione e si chiede incontro.

 

Siamo venuti a sapere dalle prime indicazioni dell’organizzazione del corso degli Ispettori Logistico Gestionali in partenza in questi giorni che l’orario di detto corso è così fissato:

 

  • da lunedì al giovedì 8:30 – 12:30/14:00 – 18:00
  • venerdì 8:30 – 12:30

 

Giova ribadire che tale corso è in presenza per il personale di “area romana” (sic!)  e in collegamento Teams per il personale delle sedi periferiche.

Secondo le affermazioni della direzione del corso l'interruzione del corso di una ora e mezza sarebbe giustificata dal fatto che la pausa mensa dell’ISA deve essere necessariamente così lunga per consentire di mangiare in due turni.

Quindi si è ritenuto, inopinatamente di estendere tale “pausa allungata” anche al personale in collegamento dalle varie sedi territoriale.

Se tale estensione poteva apparire motivata in caso di lezioni in FAD pomeridiane, appare del tutto ingiustificato dal fatto che, secondo le affermazioni della stessa direzione del corso, per tutta la durata del corso, nel pomeriggio, tranne rarissime eccezioni motivate da esigenze straordinarie, sono previste “esercitazioni pratiche e approfondimenti, ciascuno nella propria sede” così come chiaramente indicato nella nota DCFORM 38563 del 31/10/2022.

Pare inoltre che persino i “referenti di sede” che seguiranno i corsisti nelle proprie sedi, dovranno uniformarsi a tale orario.  Sfuggono alla scrivente  le motivazioni di natura didattica e logistica che hanno portato, caso unico nella storia del CCNVF,  ad una pausa pranzo lunga ingiustificata, quasi punitiva, se non la volontà di ribadire il ruolo di “figliastri illeggibili” assegnato ai colleghi del ruolo Logistico Gestionale, assecondando la volontà di una certa sigla sindacale che ha fatto della battaglia agli impiegati una sciagurata bandiera della propria azione.

Si richiede quindi l'immediata adozione di una pausa mensa uniformata agli altri corsi del corpo.

 

il Coordinamento Nazionale USB VVF