In Italia, secondo i dati forniti dall'Inail, nella prima metà del 2023 ogni due giorni quasi cinque lavoratori e lavoratrici hanno perso la vita, oltre 17 vittime ogni settimana, 75 ogni mese, 4mila negli ultimi 5 anni compresi circa 800 minori. Una vera e propria strage.
Migliaia di morti e famiglie distrutte per il mancato rispetto delle misure a tutela della salute e della sicurezza di chi lavora.
La politica ha dimostrato con i fatti di ignorare questi omicidi quotidiani: pochi controlli, mani libere alle imprese, zero investimenti pubblici per migliorare la sicurezza sui posti di lavoro approfittando delle nuove tecnologie.
Se alle lacrime e al cordoglio non si sosterranno misure concrete, la stazione di Brandizzo rischia di essere soltanto uno dei tanti luoghi di morte e disperazione.
La salute e la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici non possono più rappresentare un costo da ridurre per aumentare i profitti.
Per questo motivo è necessario, tra le altre cose, introdurre una nuova fattispecie di reato: quella dell’omicidio e delle lesioni gravi o gravissime sul lavoro. Uno strumento importante per tutelare la salute di tutte e tutti e combattere chi specula sulle vite di chi lavora.
È in corso a livello nazionale una raccolta firme a sostegno di questa proposta promossa dall’Unione Sindacale di Base. Cosenza darà il suo contributo. È importante infatti dare un segnale da ogni parte del Paese, uscire la mattina per andare a lavorare e rischiare sistematicamente infortuni o peggio ancora la propria vita non è più accettabile.
Per noi, per le nostre famiglie, per la memoria di colleghi e colleghe che hanno perso la vita sui binari, nelle stazioni e in ogni posto di lavoro.
Per firmare la petizione ci trovate dal lunedì al venerdì in via Macallè 17 (Cosenza) dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 19:00. Potrete inoltre firmare presso in banchetti che organizzeremo nel corso del mese.
USB Cosenza