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Forestali

COVID 19 E FORMAZIONE, ANDRANNO D’ACCORDO? PEOPLE LIVES MATTER!

Nazionale,

 

Lavoratori,

senza entrare in valutazioni di opportunità, è un dato incontrovertibile che l’ingresso dei forestali in questa amministrazione ha permesso tutta una serie di confronti.

Tra le varie cose, apprezziamo che si è ritenuto valido l’ausilio degli elicotteri s64 e la loro modalità di gestione secondo regole del mondo civile, nella lotta attiva agli incendi boschivi.

Una macchina sulla quale si è puntato molto, al punto da acquistarne altre due.

Non sottovalutiamo che ben 40 milioni di euro vanno in America e questo la dice lunga sulla ferma volontà di aver voluto scommettere su questa macchina.

Timorosi di poter ritornare su Rai3 come protagonisti di un altro bel servizio di Report di Rai3 per com’è accaduto per la gestione economicamente allegra dei Canadair (servizio nato proprio dalla denuncia e serrata collaborazione tra la redazione e questa organizzazione sindacale), com’era prevedibile, l’amministrazione si è attivata per la formazione di nuovo personale, attingendo adesso da coloro in possesso di licenze civili, anche perché tra pochi anni andranno in pensione i padri fondatori ex forestali di questa linea. Come al solito… sono sempre i migliori i primi ad andarsene… e cercheremo di mantenere vivo il loro ricordo e i loro insegnamenti nel nostro cuore ;-)

Con nota DCEMER 21523 in data 11 agosto 2020 si è comunicato con congruo anticipo il prossimo corso di manutenzione per l’elicottero s64, la cui prima fase avrà inizio il giorno 21 settembre e terminerà il 28 ottobre.

Ricordiamo che il periodo di emergenza COVID, stando ai vari decreti del presidente del Consiglio dei Ministri, terminerà a fine anno, fatto salvo eventuali proroghe.

La nota in questione, dispone che i frequentatori alloggeranno presso l’Istituto Superiore Antincendi.

Da iniziali contatti ufficiosi, la volontà è quella di alloggiarli in camere doppie o triple perché a quanto pare vi sono in essere altri corsi, come ad esempio quello per dirigenti che terminerà in novembre e che hanno camere singole.

A questo punto, ci chiediamo se l’alloggiare due o tre persone in una stanza di una decina di metri quadri sia compatibile con l’emergenza covid 19.

Cogliamo l’occasione per ricordare che i requisiti minimi delle strutture ricettive sono ben specificate nell’allegato 1 del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 21 ottobre 2008. Sicuramente le camere rientrano nei minimi 8mq per le singole, ma dubitiamo che le doppie siano almeno di 14mq e certamente non ci sono quei 6mq in più per ogni ulteriore ospite.

Se da un lato si comprende che questa eventuale opzione sia dipesa dalla indisponibilità di camere, è noto che da molti anni, quasi quotidianamente accade di incrociare dopo le ore 18, tra gli edifici dell’ISA, alcuni dirigenti superiori. Alcuni… beh, diciamo che alcuni è un eufemismo perché la lista degli stanziali è nutrita!

Un pensiero involontario, porta casualmente a ricordare una frase, pare erroneamente attribuita al precedente presidente della Repubblica francese François Hollande nel luglio 2012, e che recitava “Un dirigente pubblico che annualmente guadagna cifre importanti, se non può permettersi di acquistare una bella automobile con il proprio guadagno, significa che è troppo avaro, oppure stupido, oppure è disonesto. La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure”.

Intendiamoci, è tutto legittimo e costoro pagano la fruizione alloggiativa

Non serve che qualcuno si senta additato se viene rovesciato l’assioma di Cartesio da Cogito ergo sum in Reminisco ergo sum, il pensiero involontario è una realtà affermata e codificata da autorevolezze del calibro di Franco Ferrarotti, professore emerito di Sociologia alla Sapienza – Università di Roma, all’unanimità riconosciuto decano della sociologia italiana, dopo essere stato collaboratore dell’ingegner Adriano Olivetti.

Se però costoro pagano la sistemazione alloggiativa, appare però immorale che dirigenti che percepiscono fin oltre 100.000 euro annui, siano costretti a vivere in stanzette con servizio alberghiero da 10 euro al giorno… nel mentre il personale poco graduato debba condividere la stanza con almeno un altro collega, se non anche due.

Una cosa è certa: people lives matter, per riadattare uno slogan recentemente salito alla ribalta per tristi eventi di cronaca americana di discriminazione razziale. La vita di un dirigente non ha un valore diverso da quella di un qualunque altro lavoratore perché, ad esempio, il covid 19 non fa distinzioni.

 

Per il Consiglio Nazionale USB VVF

Carmelo GUARNIERI LABARILE