CPI Liguria: USB ha incontrato Regione e Agenzia Alfa.
Si è svolto il 2 maggio, presso la sede della Regione Liguria, l’incontro della delegazione di USB con l’assessore regionale Giovanni Berrino per discutere la situazione dei lavoratori dei Centri per l’Impiego della città Metropolitana di Genova e delle Province liguri.
Nell’incontro, Usb ha chiesto che i lavoratori abbiano, nel momento del passaggio, che è stato confermato al 1/7/2018, tutte le garanzie giuridiche ed economiche.
Tutti i diversi istituti contrattuali vengono trasferiti in Alfa, a cominciare dalle ferie, mentre le ore di recupero straordinario dovranno essere recuperate prima del passaggio in Agenzia.
L’assessore Berrino ha promesso un avvio il più rapido possibile delle procedure concorsuali, prevedendo circa nove mesi per l’immissione delle nuove unità (sempre che non ci siano intoppi, ricorsi, ecc). Questo vorrebbe dire che da novembre quando scadrà la convenzione con il consorzio Motiva, per alcuni mesi, i centri per l’impiego si potrebbero trovare ulteriormente sguarniti. I lavoratori precari Alfa verranno stabilizzati senza che questo comporti taglio di risorse per i Cpi, i quali rimarranno, nell’intendimento della Regione, nei numeri e nelle sedi attuali.
Naturalmente USB P.I. (che sarà presente in Agenzia Alfa con una propria delegata RSU, Cinzia Caruggi, del CPI di Savona ed un nutrito numero di iscritti) che è abituata a mettere alla prova dei fatti tutte le Amministrazioni - ha preso atto di quanto riferito. Ha ribadito che, comunque, la soluzione doveva essere quella del passaggio diretto in Regione, senza creare ulteriori pesanti sovrastrutture. Ha chiesto che venga inserito nel contratto individuale, che dovrà essere firmato individualmente, la clausola sociale di garanzia, per cui in caso di crisi sia comunque assicurato il riassorbimento del personale nell’Ente Regione.
USB sottolinea lo stato attuale di forte disagio presente fra i lavoratori dei Centri per l’Impiego, dovuto non solo alle fallimentari politiche nazionali, che dissennatamente e in nome dell’ideologia neoliberista sono state portate avanti in tutti questi anni a partire dalla legge Delrio, fino al Jobs Act, che colpiscono i diritti dei lavoratori e azzerano le tutele, ma denuncia anche le responsabilità politiche e gestionali in sede locale della Provincia prima e della Città Metropolitana dopo.
Sono solo i lavoratori e le lavoratrici dei centri per l’impiego, con la loro competenza e professionalità, ad avere resistito e salvato, in un mare di difficoltà e nell’impegno quotidiano, un importante servizio pubblico, attaccato dalle controriforme della politica, animate dalla solita, vecchia, strategia: indebolire i servizi, per avere poi l’alibi per privatizzarli.
Oggi i centri per l’impiego liguri si ritrovano con un numero sempre più ridotto di operatori, con attrezzature spesso fatiscenti, a fronteggiare un carico di lavoro che sarà sicuramente destinato ad aumentare nei prossimi mesi (reddito di inclusione, assegni di ricollocazione, tirocini), anche a seguito della fine del regime degli appalti e dell’esternalizzazione conseguente dei servizi.
Noi siamo pronti a raccogliere la sfida della Regione, ma si sappia che si vincerà la partita solo se verrà potenziato e promosso al meglio il servizio erogato, garantendo finanziamenti e risorse adeguate. In questo contesto anche il disagio dei lavoratori deve avere in Alfa un giusto riconoscimento anche di tipo economico.
Noi continuiamo a pensare che, come per la sanità, il trasporto o la scuola, solo un sistema pubblico possa garantire l' universalità dei diritti e l’effettiva parità nelle possibilità di accesso e fruizione dei servizi. E per questo ci batteremo, con la coerenza e l’impegno di sempre.
USB P.I. Liguria 8-5-2018