Oggi 5 febbraio 2016 la giornata del CPO ex “Foscolo” è iniziata con una sgradita sorpresa : la notifica dello sgombero del posto e la denuncia di tre persone.
Oltre un anno di esperienza sociale ed abitativa del centro popolare vorrebbe essere cancellata con la solita risposta: repressione e sgombero. Ancora una volta chi lotta per i propri bisogni non è tollerato venendo stigmatizzato come nemico pubblico, la cui colpa più grave è di essere esempio per altri che si trovano nella medesima condizione. Durante tutto l’anno, fin qui trascorso, abbiamo subito vari tentativi di sgombero sottotraccia. Più volte vigili urbani hanno saldato i cancelli della ex “Foscolo” fino al maldestro tentativo di occludere il lucchetto del cancello con colla rapida, configurando un vero e proprio sequestro di persona. Abbiamo sempre resistito e rilanciato la lotta, sia rivendicando le attività sociali volte al quartiere sia difendendo gli spazi abitativi delle famiglie residenti. Questo è ovviamente troppo, la sinergia nella lotta disturba più di ogni altra cosa.
Proprio in questo momento, mentre scriviamo, apprendiamo che a poche centinaia di metri sta avvenendo la medesima intimidazione nei confronti di altre famiglie che occupano a scopo abitativo un altro stabile. Le occupazioni e le liberazioni di spazi stanno diventando a Messina un pericolo che nessun potere costituito, per quanto si presenti con la bella faccia, può tollerare.
A questo proposito non possiamo ignorare le dirette responsabilità dell’amministrazione comunale, che più volte ha esibito comportamenti per questa ed altre occupazioni che farebbero arrossire Ponzio Pilato, il quale almeno se ne lavò mani solamente. Questa giunta invece è promotrice diretta di una repressione che sta per gettare in strada decine e decine di persone, deliberando progetti milionari che prevedono di costruire uffici laddove ora ci sono case e spazi popolari utilizzati liberamente per offrire servizi al quartiere.
L’amministrazione ha avuto più volte la possibilità di riconoscere il progetto di autorecupero edilizio che ha fatto di questa scuola abbandonata una bellissima esperienza di convivialità e condivisione e che ha creato un immenso valore sociale aggiunto in un quartiere notoriamente difficile.
La disastrosa esperienza di governo di Renato Accorinti si sta concludendo con un paradosso per il pacifista dei 40 anni di lotta: lo sgombero di decine di persone, tra cui molti bambini, con l’uso della forza di polizia.
Solidarietà a tutte le occupazioni in città!
Solo la lotta paga!
Noi restiamo!
CPO ex Foscolo