Tensione, preoccupazione, trepidazione e agitazione hanno segnato fortemente nella settimana scorsa le giornate dei lavoratori del Comitato Provinciale di Roma della Croce Rossa Italiana.
Abbiamo vissuto, unitamente a gran parte del personale delle varie strutture che fanno capo al Comitato, le alterne vicende che hanno caratterizzato il caso della nostra delegata sindacale collega Patrizia Modesti, operatrice sanitaria con contratto di lavoro a tempo determinato in forza al Centro di Educazione Motoria, storica struttura romana della C.R.I., accreditata di specifica funzione dalla Regione Lazio.
Pochi giorni prima della scadenza contrattuale, la collega, in luogo dell'attesa proroga, riceveva una nota del Dirigente della struttura Dott. Iocchi in cui le si comunicava l'interruzione del rapporto di lavoro, e, di conseguenza, la prospettiva drammatica dell'esclusione da qualsiasi ipotesi stabilizzatrice.
A tale proposito ricordiamo la battaglia che a livello nazionale faticosamente stiamo portando avanti, da anni, per la stabilizzazione di tutti i precari della C.R.I., in un percorso disseminato da innumerevoli cavilli e difficoltà di varia natura.
Nel mondo dell’Ente tutti conoscono la difficile situazione che vivono gli oltre 1890 tempo determinato, un vero esercito, oltre la metà del personale dell'Ente, la cui vita lavorativa precaria è legata a convenzioni di varia durata, da cui scaturiscono scadenze contrattuali differenti per ogni singolo lavoratore.
Nel caso della collega, il primo contratto con la C.R.I. era stato stipulato ad aprile del 2006, e la relativa durata iniziale di sei mesi, attraverso le specifiche formule contrattuali di rinvio, era stata a mano a mano nel tempo estesa fino al 20 maggio 2008.
La notizia del licenziamento ha ovviamente colto tutti di sorpresa, in quanto in assoluta contraddizione con gli accordi sindacali a livello nazionale a suo tempo assunti con l’Amministrazione Centrale della C.R.I., che stabiliscono, nelle more del seppur incerto percorso di stabilizzazione previsto dalla Finanziaria 2008, la proroga indistintamente per tutti i contratti a tempo determinato coperti da convenzione in essere presso tutte le strutture della C.R.I. sul territorio.
La R.d.B.-C.U.B. P.I. C.R.I., nel prendere atto di tale realtà, ha attivato la propria Federazione, allo scopo di assumere una forte e ferma contrapposizione a tutela della posizione della collega, nella consapevolezza che il caso avrebbe creato un precedente pericoloso per le sorti di tutti i lavoratori precari della C.R.I.
Il confronto si è protratto per tre giorni; i lavoratori, da noi convocati più volte in assemblea, hanno partecipato attivamente all'evolversi della situazione. È stata effettuata anche una conferenza stampa, che ha visto la partecipazione di giornalisti di varie testate e di reti televisive locali. A sostegno della nostra iniziativa abbiamo registrato la presenza solidale anche da parte della U.I.L. e della C.G.I.L.
Le nostre istanze hanno evidenziato una forte resistenza da parte del Dott. Iocchi, apparso molto inquieto, guardingo e sospettoso, forse anche perché, per uno strano scherzo del destino, nello stesso momento, presso gli uffici del Comitato, era in atto, da parte della Guardia di Finanza, un'ispezione disposta dall'Alto Commissario Anticorruzione, legata alla nota vicenda, come tutti sanno da noi segnalata, delle recenti assunzioni effettuate tramite il Centro per l'Impiego.
Si sono susseguiti momenti di grande tensione, che ci hanno motivato all'occupazione spontanea della stanza della Presidenza e della Direzione, finché si è raggiunto un accordo risolutivo, che, non solo assicura alla collega la continuità lavorativa, ma ne recupera la posizione nel percorso di stabilizzazione sopra citato.
Tale accordo, ottenuto anche grazie alla mediazione del Presidente della struttura Dott. Capuano, intervenuto in qualità di rappresentante dell'Organo Politico nazionale, prevede la proroga di due anni del contratto di lavoro.
L'intesa, sottoscritta dalla R.d.B.-C.U.B. P.I. unitamente ad alcune R.S.U., nei prossimi giorni sarà sottoposta alle altre OO.SS. ed ai membri della R.S.U. mancanti.
La collega Patrizia Modesti ha vinto la sua battaglia, ha recuperato il proprio posto di lavoro, seppur precario, ed oggi è regolarmente nella sua postazione, ad offrire il proprio prezioso contributo sociale di guida e sostegno ai portatori di handicap grave, presso il C.E.M. di Roma.
26 maggio 2008