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Crisi Turismo, il 15 ottobre alle 15 presidio dei lavoratori del settore al TTG di Rimini

Rimini,

Il TTG, Fiera Internazionale b2b del Turismo di Rimini, lancia l’edizione 2020 con uno slogan di forte effetto: “Think Future”. Appunto, pensiamo al futuro. Ma quale?

 

È dall’inizio della crisi Covid-19, che ha messo in ginocchio l’intero settore Turismo e tutto il suo indotto, che le lavoratrici e i lavoratori si chiedono: “Quale futuro per noi?”

 

Come NoiTurismo e USB crediamo che il nostro futuro debba essere determinato dalla nostra forza e volontà, pretendendo una vita dignitosa e una politica finalmente pronta a riconoscere questo diritto universale.

 

Ad oggi, il governo si è rivelato disinteressato alla formulazione di politiche serie sul reddito:

  • lavoratori dipendenti che sopravvivono con ammortizzatori sociali inadeguati e vergognosamente corrisposti in ritardo, ma soprattutto in attesa del 31 dicembre data ultima per il blocco dei licenziamenti;
  • partite IVA, numerosissime nel settore (accompagnatori, guide, interpreti…), ridotte alla fame, vittime di bizzarri sussidi sotto la soglia di povertà, alle quali non è stato neanche concesso il rinvio delle scadenze fiscali;
  • stagionali completamente dimenticati dalle politiche governative sul reddito;
  • un’intera filiera alla fame (trasporti, ristorazione, commercio…).

 

Il governo si sta dimostrando assente e assoggettato al diktat di Confindustria, che chiede la piena libertà in termini di politica del lavoro: diritto a licenziare, massima flessibilità contrattuale, di fatto negando i diritti dei lavoratori, a partire da salari e compensi sempre più ridotti.

 

Cgil – Cisl – Uil acconsentono a tutto ciò, venendo meno a quella che dovrebbe essere la vocazione prima di un sindacato: la tutela di chi lavora.

 

Come lavoratrici e lavoratori del turismo saremo presenti anche quest’anno al TTG. Ieri, quando rappresentavamo il 13% del PIL, eravamo dentro i padiglioni fieristici, a confrontarci professionalmente ed anche umanamente.

 

Quest’anno la crisi lavorativa ci impone di restare fuori da quei padiglioni, che ci hanno visti protagonisti della nostra vita professionale, per rivendicare i nostri diritti.

 

  • Perché questa emergenza sanitaria ci ha tolto il lavoro;
  • Perché vogliamo ricordare a chi governa che noi esistiamo e che il nostro diritto a vivere dignitosamente conta più di una qualsiasi percentuale del PIL;
  • Perché non saremo né vittime, né complici della crisi sociale già in atto e che esploderà con lo sblocco dei licenziamenti;
  • Perché, a partire dalla nostra condizione, crediamo sia necessario esigere politiche serie mirate a consentire a tutti e tutte di disporre di un reddito universale di base che assicuri uno standard di vita e di consumo sostenibile, sia sotto il profilo dell’esistenza individuale, sia sotto il profilo della gestione del conflitto sociale innescato dalla progressiva emarginazione di ampi strati sociali;
  • Perché non vogliamo più subire l’imposizione di Confindustria e un Governo che predilige le grandi aziende lasciando le briciole alle piccole e medie imprese, a chi ha perso il lavoro e alle famiglie.

 

Chiediamo:

  • Immediata apertura dello Stato di Crisi per tutte le lavoratrici e i lavoratori tipici e atipici del Turismo e della sua filiera
  • Reddito garantito e divieto di licenziamento fino alla totale ripresa del settore
  • Sospensione immediata dei pagamenti di tutti i tributi e contributi fino a fine crisi e rimborso degli anticipi già versati per le partite IVA
  • Rimodulazione delle addizionali comunali e regionale per i lavoratori dipendenti
  • Riallocazione dei proventi delle tasse di soggiorno e permessi ZTL Bus per la creazione di un fondo di mutuo soccorso per i lavoratori e le lavoratrici del turismo 

 

IL 15 OTTOBRE MANIFESTA CON NOI A RIMINI

Via Emilia, 155 - Rimini - dalle 15.00

 

MAI PIÙ INVISIBILI – UNITI SIAMO IMBATTIBILI

 

USB - NoiTurismo