Come USB sabato scorso eravamo a Messina con le migliaia di persone che hanno manifestato contro la realizzazione del Ponte sullo Stretto, partecipando inoltre ai lavori assembleari del campeggio organizzato dal movimento.
Sono tantissimi gli argomenti per cui si batte il movimento No Ponte. Qui come USB evidenziamo che questa “grande opera” devasterebbe la maggior parte parte delle sponde siciliane e calabresi che si affacciano sullo Stretto, trasformando questi due territori in enormi cantieri. E per proseguire in questo folle progetto, intere aree, anche urbane, saranno interessate da espropri che sicuramente verrebbero sostenuti da sgomberi di cittadine e cittadini costretti a lasciare le proprie abitazioni e i propri territori nativi.
Tutto questo a fronte della mancanza di infrastrutture e interventi assolutamente necessarii per la nostra isola: un sistema ferroviario e autostradale moderno; la messa in sicurezza boschiva che blocchi gli incendi dolosi che ogni anno devastano il territorio; l’ammodernamento del sistema idrico ormai obsoleto e che lascia intere città senza acqua; un intervento urgente per il ripristino della sicurezza nei territori maggiormente colpiti da frane e alluvioni; il ripristino e il potenziamento della sanità e della medicina di prossimità.
Potremmo continuare elencando i veri problemi da affrontare in Sicilia e possiamo affermare che il ponte è solo l’ennesima opera inutile e che invece gli interventi elencati non sono solo urgenti ma genererebbero da soli una forte crescita occupazionale economica.
A tutto questo aggiungiamo che mentre il governo Meloni taglia il Reddito di Cittadinanza, il capo leghista Salvini, “istituzionalizza” di fatto la vergogna dei compensi dei manager del progetto Ponte.
Come USB invitiamo tutte e tutti a sostenere la battaglia No Ponte, che non può e non deve essere delegata solo alle popolazioni della Calabria e della Sicilia.
Il No Ponte come il No Tav è anche una battaglia contro il disegno imperialista dell’Unione Europea.
USB Federazione Sicilia