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Handling

Da sei anni in attesa del rinnovo del CCNL: 20 ottobre sciopero nazionale handling di 24 ore, per maggiore salario e sicurezza sul lavoro

Nazionale,

Da oltre 6 anni i lavoratori del comparto attendono il rinnovo del CCNL Handlers. Nonostante la spinta data dai lavoratori in ben 9 scioperi, ancora le OO/SS confederali che siedono ai tavoli sono ostaggio dell’associazione datoriale e non riescono a spuntare condizioni di rinnovo accettabili, anche tenuto conto dell’inflazione e caro vita.

La piattaforma di USB prevede: un aumento di 300 euro mensili, l’una tantum per vacanza contrattuale che tenga conto di adeguato risarcimento per i 6 anni trascorsi, il ticket mensa a almeno 8 euro, il ritorno alle 37 ore e mezza settimanali, turni sostenibili, rispetto delle condizioni di efficienza di mezzi, per la salute e la sicurezza dei dipendenti.
L’asticella che ha posto il sindacato confederale è ben al di sotto di tutto questo.

Sono 12.000 i dipendenti di società handlers, dai servizi check in alla riconsegna bagagli, all’assistenza aeroportuale, cargo e manutenzione dove è applicato questo contratto. Una platea di lavoratori stanca di attese inutili senza risultati.

Parallelamente alla questione del rinnovo del contratto, a Fiumicino nel primo hub italiano, i lavoratori di Swissport devono affrontare una situazione d’incertezza per l’esclusione della società dal bando per la gestione dei servizi aeroportuali. Si tratta di una condizione che, allo stato, evidenzia come a distanza di poco più di un anno dal suo ingresso in aeroporto l’azienda svizzera, ha dimostrato la sua inadeguatezza nell’offerta. Ricordiamo che la Swissport ha rilevato i servizi di terra di Alitalia e temiamo che presto si dovrà affrontare la questione di migliaia di persone, con l’applicazione dell’ennesima clausola sociale per chi è stato assunto, e pesante incertezza per la ricollocazione per chi ancora attende nel bacino a zero ore un posto di lavoro.
USB rilancia la raccolta firme, a valle di qualunque intesa, per la richiesta di un referendum che non sia un mero passaggio formale ma che restituisca l’ultima parola ai lavoratori.

Questo ulteriore sciopero è l’unica risposta possibile, in una situazione incredibilmente grave, per ottenere salari adeguati e per la dignità del lavoro.


USB Lavoro Privato