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Comunicati regionali

Dalla regione Toscana: comunicato regionale

Firenze,

 

Comunicato Regionale a tutto il personale

 

Si è svolto in data 19.2.2009 il previsto incontro tra il Direttore Regionale della Toscana e le OO.SS. regionali sulle domande di mobilità regionale e gli ulteriori posti di telelavoro da attribuire.

 È stato presentato il prospetto di tutte le richieste di mobilità presentate dal personale, con esclusione di quelle presentate dai colleghi ex cfl.

Sono state accolte le domande, con decorrenze differenziate, come da prospetto allegato. MANDIAMO IL TESTO DELL’ACCORDO CON I MOVIMENTI. Per le domande non accolte e per quelle dei colleghi ex cfl si è convenuto di aggiornarsi entro il mese di maggio per un ulteriore esame delle richieste in corso.

La Direzione Regionale ha espresso la volontà e la disponibilità ad accogliere e risolvere tutte le situazioni pendenti, anche nella consapevolezza che chi lavora vicino a casa lavora meglio e di più.

In coerenza alla volontà di risolvere le richieste di riavvicinamento del personale, c’è l’intendimento della direzione regionale di non creare, con la determinazione del nuovo fabbisogno,  nuovi casi  di lontananza. A tal fine il Direttore Regionale ritiene che con la rotazione dello staff e con il lavoro in remoto, si dovrebbero attenuare le difficoltà in questa fase di prima applicazione del nuovo organico.

Per parte nostra abbiamo ribadito la necessità di un percorso che, su tempi certi, anche se di medio periodo, dia a tutti la possibilità di veder accolta la propria richiesta, per cui, come detto in premessa, abbiamo richiesto un nuovo incontro per l’esame delle residue domande e per quelle relative ai colleghi ex cfl .

 

Si è poi trattato l’altro argomento all’ordine del giorno, il telelavoro, con l’esame delle domande presentate con nuovo interpello entro il 31/12/2008.

 L’Amministrazione ha risposto alla nostra richiesta di fare il punto sui progetti attivi in Toscana e su quelli in attivazione, fornendo chiarimenti sui 7 posti vacanti da riassegnare. Di sicuro è emerso il grande ritardo con cui i progetti sono partiti, alcuni anche oltre  un anno dalla richiesta, ritardo che è pesato sulle aspettative di colleghi con esigenze familiari anche gravi, svilendo lo spirito del progetto stesso. I 7 posti sono stati assegnati ai primi in graduatoria in base al punteggio attribuito, tenendo conto del numero massimo dei progetti concedibili per sede, ( max 3 per sede di tipo A – max 2 per sede di tipo B e max 1 per sede di tipo C nell’ambito del contigente assegnato alla regione). L’impegno del DR è di far partire queste ultime richieste prima possibile. 

 

Passando poi alle varie ed eventuali si è discusso di straordinari, turni e ore eccedenti, strumenti che vanno utilizzati, ovviamente, nel rispetto delle specifiche normative. Per quanto riguarda le ore eccedenti, per il futuro, si stabilirà un pozzetto di una ventina di ore, oltre il quale, in assenza di specifica autorizzazione del dirigente, saranno eliminate.

 

Abbiamo infine  sollevato la questione degli acconti sulle missioni, non erogati su preventivi fino ad 80 euro.

Sul punto, pur avendo contezza della mole di lavoro che il nuovo modello organizzativo ( da noi non sottoscritto proprio per il timore che potesse rivelarsi un nuovo modello disorganizzativo) ha scaricato sulle Direzioni Regionali, abbiamo espresso la nostra contrarietà alla misura e chiesto sia una riduzione della soglia ma soprattutto che, quando non è erogato l’acconto di missione, si provveda in via prioritaria al rimborso della spesa effettiva.

 

Su un altra questione di grande attualità,  il controllo contabile a campione attribuita ai resp.del processo lavoratori, si è sempre in attesa del rilascio dell’apposita procedura.

Il recente management team non regala certezza né sui tempi di rilascio della famosa griglia di controllo, né su un veloce superamento dei problemi che le strutture territoriali  e la direzione regionale stanno affrontando per la reingegnerizzazioni in corso. Argomentazioni che non fanno che accrescere le nostre perplessità sulla bontà del nuovo modello organizzativo, che al momento non sembra produrre miglioramenti qualitativi e quantitativi alle attività lavorative, sia sul fronte interno che su quello esterno.

 

 

 

 

 

Firenze, 23/2/2009                    Per il Coordinamento RdB Cub Inail Toscana

                                                              ( Coradeschi-Mele-Segnalini)