Questa mattina come preannunciato il ministro Brunetta ha partecipato ad una trasmissione televisiva, OMNIBUS La7 che può essere facilmente riascoltata digitando su internet (o facendo copia ed incolla) , intervistato da quattro giornalisti.
All’apertura del dibattito è stata data lettura di una Mail proveniente da una dipendente dell’Inpdap, scelta tra le migliaia inviate alla trasmissione dai lavoratori che hanno seguito l’indicazione della RdB, con la quale si chiedeva al Ministro come mai si intervenisse con un taglio di circa 500 euro mensili sulla retribuzione dei dipendenti pubblici e non si interveniva invece sulle retribuzioni dei parlamentari.
E’ successo il putiferio ed un vergognoso battibecco tra il Ministro e i giornalisti che chiedevano conto anche loro di tale mancato intervento, su chi guadagnasse di più.
Una cosa vergognosa, visto che gli stessi giornalisti non hanno fatto mancare l’appoggio al Governo sulla campagna di diffamazione dei “dipendenti fannulloni”.
Ma l’intervento del Ministro Brunetta non si è fermato qui. Facendo registrare una clamorosa marcia indietro.
La definizione di fannulloni, ha detto Brunetta, era solo una battuta strumentale per sintetizzare lo stato di cattivo funzionamento della Pubblica Amministrazione la cui vera ragione va però ricercata nella “cattiva politica e nel cattivo sindacato”.
Il Ministro ha poi proseguito aggiungendo che l’accordo di luglio del ’93 con il quale si stabiliva che gli aumenti contrattuali fossero rinnovati sulla base dell’inflazione programmata, modalità che ha ridotto alla fame migliaia di lavoratori, doveva durare solo quattro anni ed invece si è proseguito con la politica di contenimento di stipendi e salari per uno scambio con CGIL,CISL,UIL sul loro potere politico, portato avanti con il sistema della cogestione.
Parole pesantissime, che però vengono da uno dei soggetti che ha ampiamente partecipato a questo scambio e di cui ci si ricorda solo ora per arrivare alla modifica della struttura contrattuale, anche questa concordata con quelle stesse sigle sindacali, con la proposta dei contratti Regionali anche dei dipendenti pubblici.
Il Ministro in chiara difficoltà, ed un pò stordito forse per la levataccia e per il frastuono che gli arriva da tutte le parti sulle iniziative di lotta anche spontanee che i dipendenti pubblici stanno mettendo in atto, ha poi continuato affermando che i salari dei dipendenti non si possono toccare, perché la famiglie hanno preso impegni contando su quelle risorse.
La gravità della situazione che il Decreto 112 produrrebbe sembra così evidente da dover far riflettere il Governo su una repentina marcia indietro, ma sempre lo stesso Ministro ha fatto capire che la palla è nelle mani del Ministro dell’Economia Tremonti che deve comunque far quadrare il bilancio del Paese rispetto agli impegni Europei, aprendo le danze ed il giochetto sullo scarica barile fra Ministri, le difficoltà sono alle stelle.
Cogliamo l’occasione, per invitare i lavoratori a partecipare alla nostra manifestazione del 16 luglio, proprio il giorno in cui il provvedimento arriva in aula ed è quindi più che mai importante partecipare in massa.
Informiamo inoltre tutti i lavoratori che la RdB-CUB ha avviato le procedure necessarie all’indizione di uno SCIOPERO che potrà essere eventualmente proclamato a partire dagli ultimi giorni del mese di Luglio, se la situazione sul Decreto 112 e su tutti gli altri interventi programmati dal Governo sulla Pubblica Amministrazione lo richiedessero.
Coordinamento Nazionale RdB-CUB P.I.