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Lombardia

DETASSAZIONE STRAORDINARI E SALARI DI PRODUTTIVITA': UN ALTRO "BEL REGALO" DEL GOVERNO MONTI.

Milano,

PUBBLICATO IL DECRETO ATTUATIVO CON I NUOVI LIMITI DI REDDITO Porta la data del 23 marzo scorso, l'atteso Decreto Attuativo del Presidente del Consiglio sulla detassazione del salario di produttività per l'anno 2012 dopo che il Governo, con la Legge di stabilità 2012 (Legge n. 183 del 2011).

CONFERMATE LE PREVISIONI E LE ANTICIPAZIONI:

NEL 2012 SARA' PIU' DIFFICILE FRUIRE DI DETASSAZIONE.

Le previsioni o se vogliamo le anticipazioni, si sono puntualmente avverate. Il Governo infatti, con il Decreto attuativo dello scorso 23 marzo direttamente, ha fissato i nuovi e più penalizzanti limiti: la detassazione del salario di produttività, come ad esempio il lavoro straordinario, troverà applicazione nel 2012 al solo settore privato, entro il limite di importo complessivo di 2.500 euro

lordi annui (contro i 6000 euro del 2011) e per i soli titolari di reddito di lavoro dipendente non superiore, per l'anno 2011, a 30.000 euro al lordo delle somme assoggettate per lo stesso anno 2011 all'imposta sostitutiva del 10% (l'anno scorso lo stesso limite annuale era di 40.000 euro).

 

COSA CAMBIA IN CONCRETO PER I LAVORATORI:

PENALIZZAZIONI ANCHE DI 1400 EURO PER I TITOLARI DI REDDITI SUPERIORI A 30MILA EURO ANNUI.

I più penalizzati ovviamente saranno coloro che avranno superato nell'anno 2011 i 30.000 euro. In tal caso e nell'eventualità che il proprio datore di lavoro non abbia deciso di sospendere prudenzialmente l'applicazione dell'agevolazione fiscale, il lavoratore dovrà restituire, attraverso un conguaglio fiscale, quanto impropriamente percepito in termini di detassazione dall'inizio dell'anno fino all'ultima mensilità oltre che, naturalmente, vedersi annullata l'agevolazione per i restanti mesi dell'anno.

Nel caso più estremo, ovvero di un lavoratore con un reddito di poco superiore ai 30000 euro e un importo annuo derivante da incremento di produttività pari all'importo massimo vigente nel 2011 di 6.000 euro, la penalizzazione può arrivare a superare i 1200 euro annui, più di 100€ netti al mese.