Venerdì 15 febbraio la USB Pubblico Impiego Giustizia ed i lavoratori giudiziari si riuniranno in assemblea presso la Sala Musica del Tribunale Civile di Roma, dalle ore 10.00 alle 14.00, per dibattere sulle condizioni in cui versa la giustizia e le pesanti ricadute sui cittadini e sugli operatori.
L’assemblea è aperta a tutti i candidati alle prossime elezioni, ed in particolar modo a coloro che si occuperanno di giustizia; alle associazioni dei magistrati e degli avvocati, alle associazioni dei consumatori ed ai cittadini. Sono stati invitati, fra gli altri, il Presidente dell’OUA Nicola Marino, Giulia Bongiorno, Pietro Grasso, Antonio Ingroia.
“NON È QUESTA LA GIUSTIZIA CHE VOGLIAMO”, è l’eloquente titolo dell’iniziativa, a partire da un bilancio che, anche per l’ultima legislatura, si chiude in maniera negativa: il sistema carcerario vive una situazione drammatica, con un sovraffollamento che priva i detenuti anche della stessa dignità; i tempi della giustizia, nonostante da anni si susseguano riforme a ritmo schizofrenico, si allungano inesorabilmente; la crisi profonda che il Paese sta attraversando produce povertà e conflittualità sociale, che inevitabilmente si riversa nelle aule di giustizia.
Se, come da più parti si afferma, la lentezza della giustizia costa al paese un 1% di PIL ogni anno, occorre far ripartire la macchina della giustizia. Per fare ciò, secondo l’USB bisogna combattere gli sprechi, la corruzione e la burocrazia imperante. E’ necessario guardare ai lavoratori giudiziari come ad una risorsa su cui investire e non come un costo da tagliare; investire in strutture, strumenti e tecnologia; impedire lo smantellamento e la privatizzazione del servizio pubblico giustizia; semplificare le norme e le procedure. Di tutto questo, e di molto altro, si intende dibattere con i lavoratori, i politici e con gli operatori del diritto.