DIRITTO ALLA CASA:
la REGIONE LAZIO
e le PROMESSE da MARINAIO!
Negli ultimi tre anni la Giunta Zingaretti, sotto la pressione dei tanti comitati degli inquilini resistenti e dei movimenti, è stata più volte chiamata al confronto per rispondere alla richiesta di decine di migliaia di cittadini romani e laziali di avviare una nuova politica di tutela del diritto all’abitare.
E’ stato richiesto a gran voce: di rendere operativo il piano regionale sull’emergenza casa (delibera n. 18/2014) che prevedeva l’utilizzo dei 250 milioni (fondi ex-Gescal) necessari al reperimento delle prime migliaia di alloggi, anche con il recupero del patrimonio esistente; di verificare le modalità di gestione dei piani di edilizia agevolata e le violazioni commesse dalle imprese e coop. costruttrici (i famosi Piani di Zona) che hanno applicato per alloggi sociali canoni o prezzi di vendita ai valori di mercato; un piano di tutela degli inquilini degli enti previdenziali (Enasarco, Enpaia, Inps, Casse ragionieri-geometri-notariato-forense, ecc.) vittime di un attacco generalizzato con l’aumento insostenibile degli affitti o con le dismissioni speculative che colpiscono le famiglie con redditi bassi e gli anziani; un piano di gestione del patrimonio delle case popolari lasciato nel totale abbandono, il blocco dei piani di dismissione degli alloggi e il riconoscimento del diritto alla casa a chi ha i requisiti ed è senza titolo a causa della mancata gestione del patrimonio pubblico da parte del Comune e degli Ater; l’approvazione di una norma che definisca il canone sociale, legato ai redditi familiari così come prevede la legge, per gli alloggi della Regione Lazio e dell’Ater non assoggettati all’E.R.P.; al Presidente Zingaretti un provvedimento di blocco degli sfratti e degli sgomberi, visto che la materia della casa è competenza delle regioni in base al titolo V della Costituzione.
Nei numerosi incontri avvenuti nei mesi scorsi, fino ad inizio dell’anno corrente, è stato promesso l’avvio di tavoli di lavoro per approfondire i singoli temi: promessa mai mantenuta.
Intanto la situazione abitativa nella nostra regione e in particolare nella città di Roma si sta aggravando sempre di più.
L’ASIA-USB denuncia l’irresponsabile comportamento della Regione Lazio che ignora la gravità dell’emergenza casa, che coinvolge sempre più ampi settori della società. Questo atteggiamento contribuisce ad ingigantire una delle più grandi emergenze sociali del nostro paese.
L’ASIA-USB invita tutti gli inquilini a mobilitarsi sotto la sede della Giunta regionale:
MARTEDÌ 18 OTTOBRE dalle ore 10,00
MANIFESTAZIONE
in via Giovanni Genocchi alla Garbatella.
PER:
- l’avvio del piano straordinario sull’emergenza casa e per il recupero del patrimonio esistente
- porre fine alla truffa dei piani di zona
- tutelare gli inquilini degli enti previdenziali da aumenti degli affitti e dismissioni speculative
- difendere l’edilizia pubblica, per una sana gestione delle case popolari e per il riconoscimento del diritto alla casa ai senza titolo con i requisiti di legge
- un canone sociale per gli alloggi pubblici non assoggettati all’E.R.P.
- il blocco degli sfratti e degli sgomberi