Apprendiamo del disastro ferroviario che oggi ha funestato la rete ferroviaria delle società Ferrotramviaria SpA e che ha provocato la morte di molti uomini e donne.
Purtroppo apprendiamo con sgomento che i morti ormai superano la ventina.
USB si unisce al cordoglio dei famigliari di chi è deceduto.
Questo è il momento del cordoglio ed attendiamo che le inchieste facciano luce.
Mentre noi attendiamo sentiamo, però, già parlare di “probabile” errore umano.
Se per errore umano si intenderà quello che qualche ferroviere ha commesso durante il suo lavoro, USB reputa inaccettabile che oggi, 12 luglio 2016 un immane disastro ferroviario abbia l’errore umano tra le cause possibili.
Se errore umano è stato USB chiede di non ricercare l’errore tra i ferrovieri, ma tra i Ministri e Presidenti di Regione che si sperticano nell’elogio della sicurezza ferroviaria anziché dare seguito al Dlgs n112 del 15 luglio 2015 che equipara le reti ferroviarie italiane. L’errore umano è commesso tutti i giorni da chi permette che sulla sicurezza dell’esercizio ferroviario insistano 2 agenzie differenti (ANSF ed USTIF) che adottano norme differenti in tema di mezzi e sistemi di distanziamento ferroviario.
Errore umano è quello dei dirigenti aziendali che non attrezzano linee e locomotive con sistemi tecnologici moderni perché troppo presi dalla “costruzione” di mirabolanti bilanci economici da presentare alla stampa, se non agli speculatori di borsa. Errore umano è quello che alla sicurezza del sistema ferroviario interpone
il mercato ed il profitto.