Alla Direzione Centrale per l’Emergenza e il Soccorso Tecnico
Area IV – Attività di Soccorso Speciali: Soccorso Acquatico, Soccorso Portuale e Servizio Sommozzatori.
Oggetto: distaccamento porto di Savona.
La sottostante doverosa puntualizzazione della scrivente O.S. è dovuta in quanto, presso il distaccamento portuale di Savona, frequentemente ed ingiustificatamente, il personale specialista nautico e vittima di spostamenti arbitrari, che distogliendolo dal reale Servizio Tecnico Urgente in mare, lo obbliga di peso all’espletamento del servizio operativo presso la sede Centrale. Per far fronte ad una cattiva gestione del personale operativo di terra, trattando il tutto per permettere lo smaltimento delle ferie, generando così anche la programmazione stessa della eventuale sostituzione in maniera sistematica.
Oltre a ciò, a tale personale viene imputata la non presenza presso la sede portuale in termini di gettone fruibile per il riscatto pensionistico, che è un diritto inalienabile di tutti gli operatori nautici che prestano servizio presso le sedi portuali.
In riferimento alle diverse disposizioni ministeriali relative all’inquadramento del servizio tecnico urgente in mare presso il distaccamento di Savona, avente una forza organica di n°6 unità per turno di servizio. Trattando, con particolare riferimento alle modalità d’utilizzo del personale specialista sia in generale sia nello specifico, si evidenzia che e già nella compilazione del primario ordine di servizio “previsionale”, che è compito del Capo Servizio garantire la presenza di almeno n°4 unità brevettate, atte al mantenimento dei canoni minimi per l’espletamento del servizio di condotta, e quindi mantenere il più possibile l’equipaggio stesso più vicino al trend ottimale.
E precisando che la riduzione a n°3 unità brevettate è legata esclusivamente a situazioni connesse a malattie e/o congedi straordinari del personale nautico stesso.
Si tende a precisare, che nel raro caso in cui vi siano in servizio più di n°4 unità brevettate che, sovrapponendosi alla reale situazione di carenza complessiva del Comando provinciale di Savona, creerebbero le condizioni limitari per poter distogliere tale personale specialista dalla sede naturale d’utilizzo. Impiegandolo presso la sede Centrale, visto l’impossibilità di spostare tali brevettati oltre le zona limitata dal regime di franchigia operativa (che è di 3km dal distaccamento portuale). Tale possibilità di movimento temporaneo del personale è subordinato, in riferimento alle normative vigenti, ad una verificata e comprovata situazione straordinaria di carenza personale non programmata nel foglio di servizio preventivo e legata strettamente ad una situazione una tantum, che deve investire la responsabile decisione del Comandante stesso.
Quindi, evidenziando difetti di forma che danneggiano, in primis il servizio nautico e la sicurezza stessa dell’area portuale di Savona, ed inoltre incidono negativamente sul diritto acquisito dal Brevetto Nautico Ministeriale nel quale è intrinseco una serie di benefici ed obblighi statutari che sono riportati nella normativa circolare attualmente in vigore.
A tale proposito si chiede di abrogare la risposta prot.n°EM 34253406 del l’8 agosto 2011 in quanto superficiale ed altamente lesiva sia nei confronti del lavorare stesso sia nei confronti del cittadinanza in quanto limitativa del Servizio Tecnico Urgente in mare.