La pluriennale mancanza di profili professionali è stata una delle cause che ha portato alla bagarre delle vecchie procedure di riqualificazione, per questo non potevamo permetterci di presentarci ai nuovi bandi di passaggi tra le aree in un regime transitorio senza la formale definizione di nuovi profili. Abbiamo ritenuto che la semplificazione adottata nell’accordo del 31 marzo, se da una parte inevitabilmente riconosce una flessibilità già prevista dai CCNL e che di fatto esiste già da molto più tempo, dall’altra fa almeno venire meno le difficoltà nel prevedere uno sviluppo di carriera in Terza area dei numerosi profili ereditati dalla l. 312/80. Nemmeno il tempo di chiudere una vicenda che per anni ha avuto strascichi negativi, che se n’è aperta subito un’altra che secondo noi non mancherà di aprire contenziosi e divisioni fra i lavoratori nell’immediato futuro.
I 1709 posti disponibili per gli sviluppi economici all’interno delle aree, finanziati con somme accantonate già dal 2006, verranno assegnati sul filo del rasoio per pochi decimi di punto o in ex aequo. Prevedere 1.5 punti nella Seconda area elevati a 2.5 per la Terza (su richiesta CGIL) per partecipazione a commissioni, comitati, gruppi di studio, team antifrode etc. significa predeterminare dei vincitori, poiché in mancanza di regole per selezionare il personale a cui affidare questi incarichi la partecipazione è stata stabilita discrezionalmente dall’Agenzia. Quando in questi anni abbiamo parlato di diritto alla carriera e di progressioni economiche non era certo questo che avevamo in mente. Questioni così importanti, che aspettavano una risoluzione dal 2006, appunto, sono state chiuse con due giri di tavolo senza nemmeno riuscire a stipulare un accordo immediatamente applicabile.
Se bisognerà riunirsi di nuovo per stabilire i posti da assegnare a Bolzano (altra discutibile novità), il criterio per gli ex aequo e meglio specificare la questione degli incarichi, ci sarebbe stato il tempo di discutere meglio, magari allargando il dibattito ai lavoratori che in tal modo lo hanno saputo solo a cose fatte, su come valutare l’ esperienza professionale.
A chi dirà che si è comunque fatto un passo avanti risponderemo che avremmo potuto evitare di fare un grosso passo indietro. Se nel primo CCNL Ag. Fiscali si era stabilito che la formazione non poteva costituire titolo utile ai fini del riconoscimento di carriera se non era stata data la possibilità di partecipare a tutti i lavoratori, era proprio per rendere quanto più oggettivi possibili i criteri di selezione. In questo modo siamo di nuovo al punto da cui eravamo partiti nel 2004. Comunque, proprio perché bisognerà rivedersi per definire alcuni aspetti dell’accordo, noi non riteniamo ancora conclusa la vicenda.
Per questo invitiamo i lavoratori ad esprimersi al riguardo, ora che sanno quali incarichi favoriranno la loro progressione economica, inviando mozioni di disponibilità a partecipare a quelle attività… poi qualcuno ci dovrà dire come avverrà la scelta… oppure ripensare le scelte effettuate.
Facsimile mozione
ALL’ AGENZIA DELLE DOGANE - AREA C.P.O.
I SOTTOSCRITTI LAVORATORI, IN SERVIZIO PRESSO L’UFFICIO ...................... CHIEDONO DI PARTECIPARE A GRUPPI DI LAVORO, STUDIO, PROGETTO, COMMISSIONI, COMITATI, TEAM ANTIFRODE, DOCENZE E ALLE ALTRE EVENTUALI ATTIVITÀ A CUI DOVESSERO ESSERE ATTRIBUITI PUNTEGGI NELLE PROSSIME PROCEDURE PER GLI SVILUPPI ECONOMICI ALL’INTERNO DELLE AREE.