Nessuna novità nei piani aziendali 2014 dalla riunione del 17 luglio.
Rimangono irrisolte tutte le contraddizioni che hanno accompagnato la più che decennale storia del sistema delle Convenzioni, ma che negli ultimi anni sono state accentuate da una rinnovata tendenza a comprimere gli spazi di autonomia. A rimanere bloccati in questi spazi angusti sono di nuovo le politiche che dovrebbero permettere una giusta valorizzazione del personale, come gli sviluppi professionali e l'armonizzazione delle indennità di Agenzia delle due Sezioni.
Dal 2015 viene previsto un nuovo assetto delle Direzioni Interregionali, con la Sardegna insieme alla Sicilia, la Toscana a Emilia Romagna e Marche, e l'Umbria che torna insieme al Lazio e all' Abruzzo.
Il prossimo appuntamento per le Convenzioni sarà con il MEF. Mai come quest'anno, se le richieste di valorizzazione del personale e di rilancio del comparto cadranno nel vuoto, cadrà anche la maschera su un sistema sbandierato come strumento di autonomia gestionale ma che nei fatti si è rivelato esattamente il contrario.
Sono stati inoltre firmati un accordo di ripartizione fra le Direzioni Interregionali del budget di sede 2012, Area dogane, e un accordo stralcio sulle risorse fisse del Fondo del 2013 volto a pagare l'indennità di confine, il 50% della disagiata, un acconto sulla produttività e l'intero importo degli incarichi di responsabilità.
Quest'ultima scelta è figlia di un'impostazione che abbiamo contestato sin dal 2005.
Questo istituto, nato con il CCNI e condiviso da tutte le altre OO.SS che lo hanno firmato, ha completamente stravolto la soluzione trovata in via sperimentale con il primo Contratto delle Agenzie Fiscali, che individuava nelle posizioni organizzative l'istituto da utilizzare per retribuire alcune posizioni ritenute strategiche, ponendo a carico delle Agenzie la maggior parte delle risorse necessarie e precisi limiti.
Con la figura degli "incarichi di responsabilità" Agenzia e OO.SS. hanno invece trovato il modo di allargare a dismisura i limiti numerici e di riportare totalmente a carico del Fondo le risorse necessarie a retribuirle, e precisamente a carico di quelle risorse fisse e ricorrenti che dovrebbero essere destinate prioritariamente a finanziare le progressioni economiche.
Anche per il Fondo dell'Area Monopoli è stato firmato un accordo stralcio. In questo caso il Fondo non ha subito ancora la frammentazione in mille rivoli che contraddistingue quello delle dogane e la quasi totalità delle risorse va sull'acconto della produttività collettiva.
Speriamo si riesca a conservare così a lungo, anzi lavoreremo perchè si destinino queste risorse ad un nuovo ciclo di progressioni economiche e a risolvere concretamente il problema dello svuotamento della prima area.
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