Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Agenzie Fiscali Dogane Monopoli

Dogane - Innovazione nella PA

Roma,

Infortunati sul lavoro e malati in terapia salvavita fuori dal salario accessorio

Dopo una lunga attesa e un percorso a dir poco tortuoso, il 10 dicembre 2008 è stato finalmente firmato l'accordo sulla distribuzione dell'obiettivo istituzionale del 2007, ma Agenzia ed OO.SS firmatarie ritengono di doversi adeguare allo spirito brunettiano e stravolgono i criteri di corresponsione tradizionali legandoli all'effettiva presenza in servizio.

 

L'effettiva presenza in servizio, se presa in senso letterale, è addirittura peggiorativa rispetto al decreto "brunetta" che fa salve una serie di assenze per malattia. Ed eccoci alla vigilia della liquidazione di queste somme: ci accorgiamo dai cedolini delle competenze accessorie che non sono state liquidate le assenze quali infortuni sul lavoro e terapie salvavita.

 

Le famiglie dei lavoratori dell'Agenzia delle Dogane che si infortunano sul lavoro o che lottano per la vita contro una malattia che gliela vuole togliere, avranno pertanto un problema in  più, quello di vedere diminuito ulteriormente il loro reddito.

 

Ci chiediamo se è questa l'innovazione della P.A. che il Governo ha in mente. Ci chiediamo quanto avrebbe potuto incidere sulla somme erogate ai “fortunati” presenti in servizio il pagamento della produttività collettiva anche a questi colleghi.

 

Del resto se la volontà politica di questi "innovatori" è quella di premiare il merito, e contemporaneamente di tagliare i fondi destinati alla contrattazione integrativa, a qualcuno dovranno togliere. Dai cedolini è chiaro a chi verrà tolto.

 

Noi non lo possiamo accettare e ci auguriamo che non era quello che Agenzia ed OO.SS volevano firmando quell'accordo, ma che sia solo il frutto di un  errore, o nostro nel leggere i cedolini o dell'Agenzia a predisporli.

 

Invieremo all'Agenzia queste righe di sdegnata protesta per chiedere una risposta e, se si tratta di un errore, di porvi rimedio.