Riunione del 31 marzo. Gli argomenti trattati
Sviluppi economici all’interno delle Aree. E’ stato firmato l’accordo sui numeri dei posti disponibili per il 2008. Sono 803. Pochi, ma si andranno ad aggiungere ai 1700 previsti per il 2007, il cui avvio potrà essere immediato perché i relativi finanziamenti sono stati già certificati dagli organi di controllo. Noi abbiamo firmato l’accordo anche se avremmo preferito lasciare aperta la graduatoria per recuperare in maniera automatica i posti che si renderanno disponibili a causa dei pensionamenti e dei passaggi di area (251 passaggi di area sono già avvenuti nel 2009). Di questi risparmi, e di quelli che si verranno a creare a seguito della nuova procedura di passaggio tra le aree (550 posti), se ne dovrà tenere conto nell’accordo per i posti del 2009 affinchè le somme accantonate per le progressioni economiche vengano reinvestite per ulteriori sviluppi economici nella seconda area.
Ma il nostro vero obiettivo è quello di stabilizzare risorse ora definite “accessorie” per finanziare entro il 2010 una crescita stabile delle retribuzioni di tutti i lavoratori.
Elenco definitivo degli uffici destinatari dell’indennità di disagio. Questo accordo completa un percorso tortuoso che prevedeva la rimodulazione dell’indennità di disagiata in più fasce economiche a seconda del punteggio previsto da una griglia del CCNI. Noi in quella sede non abbiamo condiviso la volontà di diversificare gli importi né i criteri previsti dalla griglia e, in molti casi, nemmeno l’applicazione che è stata fatta negli accordi regionali. Della tortuosità del percorso ne sono testimoni le tante note a verbale dei sindacati che lo hanno firmato ritenendo però opportuno fare dei distingui su uno piuttosto che su un altro aspetto. Noi non lo abbiamo firmato e basta.
Piano dell’Agenzia. Si avvicina la data della firma della Convenzione fra Ministero ed Agenzie. Ogni anno sono state spesi fiumi di parole per sottolineare la necessità di rivedere il sistema convenzionale. Quasi tutti gli anni ci si è presentati all’appuntamento con il personale in stato di agitazione che chiedeva garanzie circa il proprio salario e rivendicava un ruolo in una convenzione che ha per oggetto il loro lavoro. Due parti si mettono d’accordo sulle risorse da stanziare per raggiungere degli obiettivi di politica fiscale, e chi quegli obiettivi li deve raggiungere che ne pensa? Noi pensiamo che è ora di aumentare la percentuale del budget destinata ai lavoratori (produttività ex art. 59), che la Convenzione deve garantire certezza anche agli altri finanziamenti che si impegna a trasferire (comma 165) e che è ora di dire basta ai ripetuti tagli agli organici.
Basta anche con le prese in giro. In passato gli stati di agitazione del personale hanno portato alla sottoscrizione di autorevoli impegni da parte dei rappresentanti del Ministro, rimasti però lettera morta. Stavolta cambieremo i tempi. Diamo per scontato gli impegni di rito, ma se questi non saranno accompagnati da fatti concreti ci impegniamo sin da ora a chiamare i lavoratori alla mobilitazione.
Gioia Tauro. E’ stato fatto il punto delle iniziative prese nell’ultimo anno e sulla situazione attuale della dogana, sulla quale seguirà un comunicato specifico.