L’Unione sindacale di base della Lombardia partecipa assieme agli altri sindacati di base, agli studenti e ai movimenti sociali alla giornata di lotta del 14 novembre con scioperi, mobilitazioni e la partecipazione al corteo che si concentra a Milano in largo Cairoli alle 9,30.
Dopo il grande sciopero generale indetto dall’USB lo scorso 24 ottobre, continua la mobilitazione contro il jobs act, contro il blocco dei contratti pubblici e la legge di stabilità del governo Renzi. Che attacca il diritto di sciopero, non vuole più i contratti nazionali (quello degli statali è bloccato da anni fino al 2020), ma vuole limitare i residui diritti del lavoro, tagliare ulteriormente le pensioni, mettere il Tfr in busta paga (soldi nostri) invece dei rinnovi contrattuali, ridurre i servizi sociali – sanità, scuola, asili -, aumentare le tariffe e i ticket. Una politica antioperaia e antisociale furibonda. Alla quale Cgil, Cisl e Uil fanno finta di opporsi con paroloni roboanti e minacce di scioperi generali ma che nei luoghi di lavoro favoriscono con il loro rifiuto alla lotta, alla mobilitazione, alla rivendicazione. Ma c’è chi si ribella e non accetta supinamente la dittatura dell’Europa e della finanza, dei sacrifici a senso unico, della rinuncia ai propri diritti così duramente conquistati.