A 100 anni dal massacro
Nel 1908 ad inizio marzo, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni. l'8 marzo il proprietario, Mr. Johnson, fece bloccare tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Qualcuno appiccò fuoco allo stabilimento e le 129 operaie, prigioniere all'interno, morirono arse vive dalle fiamme. Questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg. Sono trascorsi 100 anni, oggi i padroni non appiccano più il fuoco per “zittire” le giuste rivendicazioni delle donne lavoratrici, ma i fatti mostrano chiaramente come all’interno dei luoghi di lavoro le donne pagano ancora un prezzo altissimo di ingiustizie, fatte di discriminazioni, isolamento e prevaricazioni. Questo sul lavoro e fuori? Negli ultimi 12 mesi, in Europa, dati ISTAT 06' , il numero delle donne vittime di violenza ammonta a 1 milione e 150 mila (5,4%). Sono le giovani dai 16 ai 24 anni (16,3%) e dai 25 ai 24 anni (7,9%) a presentare i tassi più alti. Il 3,5% delle donne ha subito violenza sessuale, il 2,7% fisica. Lo 0,3%, pari a 74 mila donne, ha subito stupri o tentati stupri. La violenza domestica ha colpito il 2,4% delle donne, quella al di fuori delle mura domestiche il 3,4%. Riflettiamo su queste cifre e rivendichiamo il dolore, la rabbia, il diritto all'autodeterminazione, , la gioia , la voglia di vivere e di essere delle donne, di tutte le donne.