Si è concluso ieri, dopo circa tre ore di confronto serrato, l’incontro convocato in Prefettura che per la prima volta ha messo attorno a un tavolo USB e lavoratrici precarie del Policlinico, ospedale, Regione Lombardia (attraverso l’Arifl), Tempor (datore di lavoro) e il Comune di Milano. Dopo 75 giorni di lotta con l’occupazione del tetto di un reparto del Policlinico, finalmente le “madri nella crisi” e il sindacato che le rappresenta hanno potuto far valere le loro ragioni davanti a una serie di interlocutori a vario titolo interessati alla vicenda. Due le richieste avanzate: la stesura, da parte della Regione, di un elenco che comprenda tutti i lavoratori con contratti atipici che hanno prestato servizio all’interno delle strutture sanitarie pubbliche. Elenco, stilato in ordine di anzianità, da sottoporre alle aziende sanitarie-assistenziali regionali al quale queste strutture potranno attingere per le assunzioni, anche con agevolazioni; la possibilità per le lavoratrici prossime alla pensione di chiudere la propria attività lavorativa all’interno del Policlinico. La risposta dell’altra parte del tavolo è stata di una qualche apertura a condizione che vengano tolti i presidi del tetto del Policlinico e in piazza della Scala. L’assemblea delle lavoratrici tenutasi subito dopo, visto l’andamento dell’incontro, ha deciso
di rimuovere il secondo ma di mantenere il primo fino a che non sarà steso un calendario di incontri per analizzare punto per punto i problemi e le proposte sul tappeto. Pronte a riprendere la lotta qualora il confronto non portasse a nessuna conclusione accettabile.