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Trasporti

DOPO I LICENZIAMENTI DI MASSA AL CALL CENTER MILLEMIGLIA RESTA PESANTE IL SOTT'ORGANICO

Roma,

Lo svuotamento del Call Center prepara la sua esternalizzazione? Presto Air France delocalizzerà tutte quelle attività che potrà svolgere a Parigi?

COME SE NON BASTASSE, L’AZIENDA TENTA DI TRASFERIRE 5 “VOLONTARI” AL CALL CENTER AIR ONE CON ORARI 5 -23


E’ dal mese di dicembre, dopo il licenziamento di un numero altissimo di colleghi, più che negli altri settori, che la Cub Trasporti continua a chiedere alla gestione di richiamare lavoratori dalla cassa integrazione e i precari (non continuando a sfruttarli ancora di più come interinali, ma facendoli tornare a far parte di questa azienda) per far fronte al lavoro nel Call Center.


L’azienda, invece, per tutta risposta continua a cedere attività di back office millemiglia ad Alicos, visto che, con il sott’organico esistente, non può far fronte alle attività che svolgeva il settore.


E’ proprio per questo che ci risulta oltremodo inaccettabile la pretesa della gestione del personale del Call Center di trasferire ulteriori 5 colleghi, ostinandosi però a non richiamare i colleghi in cassa integrazione e i numerosi precari che sono rimasti senza alcun tipo di sostegno.


Lo svuotamento del Call Center è forse propedeutico alla sua esternalizzazione?


Per questo motivo non si richiamano i colleghi dalla cigs?


Altro che piano di rilancio per Alitalia!


A quanto pare anche i sindacati che hanno firmato il licenziamento di 10.000 lavoratori sembrano aver capito quanto incombe sulla “nuova Alitalia”: presto Air France delocalizzerà tutte quelle attività che potrà svolgere a Parigi.


Già ad Aprile scorso non era interessata alle manutenzione al call center all’IT, e non lo è ancora oggi.


In questo clima, sotto il costante pericolo di esternalizzazione, l'azienda ha aperto solo a 15 persone i colloqui per “selezionare” 4 risorse da inserire nell'organico del Revenue Integrità, penalizzando tutti gli altri.


Più volte la Cub Trasporti ha evidenziato all'azienda che il settore è assolutamente omogeneo in termini di professionalità, e che occorre trovare un criterio oggettivo, trasparente e democratico per individuare il personale in uscita dal settore.


Questo consentirebbe a tutti di avere la possibilità di ampliare il proprio bagaglio professionale all’interno dell’azienda.


 La ‘nuova’ Alitalia deve abbandonare le vecchie logiche ed individuare criteri che, a partire dall’anzianità di servizio, consentano di superare le discriminazioni finora effettuate.

Con l’intenzione di aprire un confronto sereno e costruttivo anche su questa tematica, la Cub Trasporti ha inviato una richiesta di incontro all’azienda.