Su richiesta dell’USB l’ASP di Catanzaro ha iniziato la prima fase delle procedure di stabilizzazione con una delibera di ricognizione del personale.
L’Azienda di Catanzaro è la prima in Calabria ad avviare le procedure per la stabilizzazione ai sensi del art. 268 della legge 234 del 2021, in base alla quale il personale che ha maturato 18 mesi di servizio (di cui almeno 6 dal 31 Gennaio 2020 al 30 Giugno 2022) presso il SSN ha diritto alla conversione del contratto a tempo indeterminato. Per dirlo in parole povere: in base alla norma che cerca di stabilizzare una parte del personale assunto durante l’emergenza covid.
Riteniamo che questo sia un importante passo in avanti, ottenuto tramite le pressioni sindacali che certo non si fermeranno qua.
Non di meno siamo consapevoli che questo atto non è sicuramente quello finale, ma è solo un primo passo verso il sacrosanto diritto ad avere un posto di lavoro a tempo indeterminato.
Ci sono ancora molti ostacoli da superare, primo fa tutti i fondi da richiedere e sbloccare alla regione Calabria, e che la stessa emani i “criteri di priorità” previsti dalla legge.
Oltre a questi problemi persistono ancora alcuni nodi legali da sciogliere a livello nazionale affinché tale diritto venga riconosciuto anche al personale COCOCO che per ora sembrerebbe rimanere fuori dalla partita.
Per queste ragioni l’attenzione della nostra organizzazione sindacale si sposterà adesso verso le altre Aziende Sanitarie e verso la regione Calabria, pretendendo una cabina di regia tra istituzioni e sindacati che dia risposte in tempi immediati sia sulle procedure di stabilizzazione, che sulla proroga dei contratti per colori i quali ancora non raggiungono i requisiti.
Come abbiamo ribadito più volte per l’USB la battaglia dei 1800 precari per il loro diritto al lavoro è legata indissolubilmente alla battaglia per il diritto alla salute dei Calabresi tutti, ed è proprio per questo motivo che non la possiamo perdere.
USB Pubblico Impiego Calabria