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Dopo la truffa della privatizzazione gli ex dipendenti C.R.I. chiedono giustizia: mercoledì 19 manifestazione al MEF per il TFS

Roma,

 

Dopo il balletto di responsabilità e l’ignobile scaricabarile tra l’INPS e quel che rimane dell’ex Ente Pubblico della Croce Rossa Italiana - che ha per oggetto la mancata corresponsione del Trattamento di Fine Servizio (TFS) ai 2500 dipendenti messi in mobilità coatta dal decreto di privatizzazione del 2012 -, i lavoratori hanno deciso che è il momento di dire basta!

 

Non comprendiamo questo atteggiamento ostruzionista, che mira a negare un diritto acquisito da tutti quei lavoratori che accedono al pensionamento.

 

Un atteggiamento tanto più spregevole perché fatto alle spalle di chi ha subito - e pagato a caro prezzo - un processo di smantellamento del primo Ente Pubblico dell’era repubblicana, che ha sgretolato la vita di migliaia di professionisti e delle loro famiglie.

 

Le lavoratrici e i lavoratori ex C.R.I., non intendono subire oltremisura questa ingiustizia e si dicono pronti ad ogni tipo di iniziativa che renda evidente il loro malessere e la loro rabbia.

 

E proprio perché non vedono all’orizzonte nessuna soluzione concreta che legittimi il diritto al percepimento delle proprie liquidazioni, gli ex lavoratori della C.R.I. scendono in piazza il 19 giugno 2019 per protestare sotto il Ministero dell’Economia e delle Finanze (dalle 09.30 alle 13.00), per chiedere al Ministro Tria di sbloccare le risorse giacenti al MEF e già destinate ai loro TFS.

 

L’USB e gli ex lavoratori C.R.I. sono più che mai determinati a raggiungere l’obiettivo e non si fermeranno finché non si supererà questa impasse e non sarà fatta piena giustizia!

 

 

 

Coordinamento Nazionale ESA-C.R.I. USB