Lavoratori,
è spiacevole constatare che anche su questioni delicate come il precariato, gli speculatori, i millantatori, senza ritegno proseguano nella propria opera di sciacallaggio.
Questa USB, non altri, con il contributo di A.L.Vi.P. e PRC, ha organizzato la manifestazione dei precari del 15 u.s. alla quale l’Associazione Nazionale Discontinui ha dato e mantenuto la propria adesione come anche tanti altri lavoratori. Sulla scia di questo evento l’IdV ha posto la question time al ministro dalla quale è scaturito il conseguente incontro. Non staremo qui a raccontarvi quali alleanze si siano saldate nel tentativo di farlo saltare o d’impedire la partecipazione di questa USB, basti sapere che proprio chi ha tolto la sua adesione concreta data in un primo momento, oggi si vanta e veste l’abito del paladino dei Precari, non si capisce bene quando a titolo sindacale e quando attraverso interventi di soggetti a titolo personale .
Lo striscione che abbiamo esposto alla manifestazione “contro il precariato per l’occupazione” è degli anni ’80, a tale periodo risale l’inizio della battaglie di questa Organizzazione contro tale vecchia piaga sociale, inoltre abbiamo sempre contrastato con iniziative ogni provvedimento di qualsiasi governo che incrementasse questo fenomeno, proprio mentre altri invece ne veicolavano l’ideologia ora con “facciamo emergere il sommerso” ora con “abbatteremo la disoccupazione”. Ribadiamo che non c’era nessun altra bandiera sindacale in piazza a sostegno della vertenza nonostante più inviti formali inoltrati, la sola USB si è premurata di portare le istanze dei precari, questo impegno è proseguito con la partecipazione al tavolo, mentre altri erano più impegnati a declinare l’invito dell’IdV per la mancanza, questa volta di invito formale.
La strumentalizzazione regna sovrana. Abbiamo letto addirittura che i declinanti dei vari inviti hanno stigmatizzato il comportamento del Ministro per aver accolto l’istanza di un partito politico. Insomma non voglio partecipare ma non parlatene senza di me.
Inconfutabilmente è l’agitazione dei lavoratori che siamo riusciti a determinare (e la bile degli auto-esclusi) che ha prodotto l’ulteriore incontro con il Ministro che si terrà il prossimo 5 gennaio.
Contro il precariato per l’occupazione.
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