“In attesa di sapere che fine fanno i soldi del fondo, che ne direste di iniziare a parlare di aumento del ticket?”
Come tutti sapete, nel corso dell’incontro del 22 febbraio 2010 il Direttore Generale, di concerto con il Commissario straordinario, ha preso l’impegno di seguire ogni strada possibile per tentare di recuperare i soldi del fondo 2009. Il Direttore Generale ha ritenuto di poter dare entro 60 giorni una risposta definitiva su tale questione. In attesa di sapere con certezza quale sarà la sorte dei nostri soldi da fonti certamente più autorevoli dei tanti, troppi, venditori di fumo che sempre più frequentemente si incontrano nei corridoi di Piazzale Pastore, forse sarebbe bene iniziare a parlare concretamente di aumento del ticket mensa. Diciamo concretamente perché l’Amministrazione si è dichiarata più volte pronta ad affrontare il problema, così come concordato all’interno del Comitato di Settore, ma, è ormai chiaro che viaggia a due velocità contrapposte: la massima solerzia nell’adottare provvedimenti che vanno a sfavore o mortificano il personale (basti pensare, e crediamo sia sufficiente, alla lettera della DCRU sul controllo delle presenze attraverso la firma) ed una lentezza paragonabile solo a quella dei bradipi quando si tratta di prendere, viceversa, provvedimenti a favore del personale.
Il valore del ticket mensa è ormai fermo dal lontano 19 giugno 2006, ci sembra sia arrivato il momento per una rivalutazione dell’importo, anche alla luce non solo della possibile perdita del salario accessorio, ma anche alla luce di un contratto ormai scaduto e per il cui rinnovo non è stanziato un Euro di aumento, a meno che non si voglia considerare come tale la stratosferica somma di circa 10 Euro medi lordi mensili previsti in Finanziaria per il pagamento dell’ indennità di vacanza contrattuale!.
Ogni giorno che passa senza riconsiderare l’importo dei ticket corrisponde ad una perdita economica per i lavoratori.
Cosa si aspetta?
Roma, 12 marzo2010
RdB INAIL
Coord. Naz. P.I.