Una valanga di comunicati sindacali sta letteralmente travolgendo i posti di lavoro. Un dinamismo dell'ultim'ora, per provare a raccattare consensi sostituendo spesso i fatti e l'azione sindacale con la propaganda e, per chi proprio non ha argomenti, con gli insulti, le menzogne e i deliri di onnipotenza.
Noi vogliamo letteralmente capovolgere questo schema e fare in modo che per USB parlino i fatti e non la propaganda, le iniziative intraprese davvero e non quelle solo annunciate in roboanti comunicati, gli accordi sottoscritti ed anche quelli che invece abbiamo responsabilmente scelto di non sottoscrivere perché palesemente sfavorevoli ai lavoratori.
In questi anni drammaticamente dominati dalla pandemia, crediamo che chiunque possa ricordare le numerose iniziative messe in campo da USB sul tema della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro sin dai primissimi mesi dell'emergenza sanitaria. Mentre l’Amministrazione non sapeva che pesci prendere, era USB a fornire a lavoratrici e lavoratori indicazioni puntuali sui comportamenti da tenere a tutela della salute (cosa fare sino al termine dell’emergenza COVID 19), ad indirizzare le diffide ai Direttori affinchè si attivassero per porre in sicurezza tutto il personale attraverso lo strumento dello smart working (diffida del 25 marzo 2020), ad inoltrare gli esposti alla Procura della Repubblica nei confronti dei dirigenti più riottosi ed insensibili. Un'attività costante, un corpo a corpo quotidiano che ha garantito, grazie alla pressione di USB, che nel mese di aprile 2020 tutti gli uffici fossero pressoché svuotati e che, da quel momento, il tema della salute fosse messo sempre al centro delle relazioni sindacali.
È in questo contesto che, a maggio 2020, abbiamo FIRMATO un primo protocollo sulla definizione delle misure di sicurezza nella fase dell'emergenza, che recepisce praticamente tutte le proposte formulate da USB all'Agenzia e solo qualche mese dopo (luglio 2020), abbiamo SOTTOSCRITTO un accordo, sulla base di una dettagliata proposta formulata da USB, per mettere in sicurezza anche il personale addetto allo svolgimento di attività esterne.
Infine, sempre sul tema della sicurezza e con il ruolo decisivo di USB, in pieno delirio anti smart working da parte del Ministro Brunetta abbiamo FIRMATO, a novembre 2021, un accordo per scongiurare l'affollamento negli uffici nella fase di ripresa della curva epidemiologica dovuta alla diffusione della variante Omicron.
E solo qualche giorno fa abbiamo sottoscritto la proroga al 30 aprile di quell'accordo in modo da gestire in maniera soft e rispettosa delle misure di sicurezza il graduale rientro in presenza.
Anche sul fronte del salario accessorio dell’anno 2018, siamo riusciti a non far applicare l’odioso articolo 78 del CCNL che prevedeva l’introduzione della valutazione anche nel pagamento del salario accessorio, ed abbiamo fatto inserire altre modifiche positive per il personale.
Tutti accordi voluti e sottoscritti da USB rispetto ai quali ai tavoli il nostro ruolo è stato propositivo e determinante.
Il 2021 e i primi mesi del 2022 sono stati anche caratterizzati dalle vergognose esternazioni anti smart working del Ministro Brunetta e dalla stagione del rinnovo contrattuale per i quali numerose sono state le iniziative dell'USB: assemblee, manifestazioni e scioperi davanti alla Funzione Pubblica per difendere lo smart working e respingere le continue provocazioni di un Ministro nemico giurato dei lavoratori pubblici ed una incessante attività di informazione con partecipatissime assemblee online sul tema del rinnovo contrattuale per informare passo passo il personale e far vivere in maniera partecipata la stagione contrattuale.
Su quest'ultimo punto, infine, abbiamo indetto una consultazione aperta a tutto il personale per consentire di esprimersi sui contenuti del nuovo contratto e pronunciarsi sulla opportunità da parte di USB di firmarlo: a seguito del pronunciamento dei lavoratori, USB si appresta quindi a FIRMARE il contratto al fine di continuare a rappresentare tutto il personale ai tavoli di contrattazione.
Sono stati soltanto due, invece, gli accordi non sottoscritti da USB in quest'ultima fase: quello sulla valutazione e quello sui servizi agili.
In ambedue i casi si tratta di accordi che hanno semplicemente recepito ed avallato le esigenze e le priorità dell'amministrazione. L'accordo sulla valutazione consente all'Agenzia di dotarsi di uno strumento iniquo, divisivo ed arbitrario con cui gestire il personale (QUI un estratto della partecipatissima assemblea indetta da USB sul tema), differenziarlo ai fini dell'attribuzione dei passaggi economici e della corresponsione del salario accessorio utilizzando indicatori delle competenze a dir poco lunari, e senza nemmeno garantire il diritto di difesa equo in caso di contestazione sull'esito della valutazione.
L'accordo sui servizi agili, invece, sancisce di fatto un aumento dei carichi di lavoro e una nuova organizzazione del lavoro decisa unilateralmente dall'Agenzia in quella vera e propria polveriera che sono diventati gli uffici territoriali, senza minimamente affrontare il tema del continuo aggravio dei carichi di lavoro e della cronica carenza di personale, vere questioni eternamente eluse dall'amministrazione e dai sindacati firmatari.
Abbiamo voluto fare questa rapida e comunque parziale carrellata delle azioni sindacali di USB perché alla propaganda preferiamo sempre fatti oggettivamente riscontrabili.
E a proposito di bassa propaganda registriamo, ma solo a fini statistici, gli epiteti lanciati nei nostri confronti dall'flp un sindacato tanto aggressivo (e volgare) davanti alla tastiera quanto docile ai tavoli di trattativa.
Questo sindacato dei contafrottole sostituisce sistematicamente la mancanza di idee con una perenne, grottesca e stucchevole autoesaltazione.
Ricordiamo le dissertazioni sui sistemi di valutazione per i quali flp si era autoproclamata esperta e poi... la sottoscrizione di un accordo sulla valutazione estremamente pericoloso e privo di qualsiasi elemento di oggettività e raziocinio.
Oppure i finti stati di agitazione contro i carichi di lavoro presso gli uffici territoriali, con la minaccia di abbandonare il tavolo di trattativa, restando poi sistematicamente imbullonati alla poltrona e poi.la firma di un accordo sui sevizi agili che ratifica di fatto l'aumento dei carichi di lavoro.
L'USB ha un'idea di sindacato fatta di partecipazione, di proposte concrete e della coerenza dei fatti: caratteristiche che occorrerà mettere in campo per le sfide che ci attendono per il futuro a partire dalla regolamentazione del lavoro da remoto a regime, dalla tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro in questa nuova fase di fine emergenza, e dall'applicazione degli istituti previsti dal nuovo contratto.
L'invito che rivolgiamo ai lavoratori ed alle lavoratrici è quello di votare sulla base dei fatti e diffidare massimamente dalla propaganda, specie se volgare e squallida.
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