Lunedì 23 settembre, a due giorni dall'aggressione al collega Lucio Iannucci dipendente della società ATAC di Roma, ci troviamo nell'assurda condizione di dover denunciare un'altra aggressione, questa volta avvenuta al capolinea Nino Taranto (Acilia) della linea 013, esercitata da Roma TPL e Consorziate, lavoratori da tempo senza stipendio.
L’aggressore, rimasto ignoto, dopo aver messo le mani addosso al conducente ha infranto il parabrezza del bus. Fortunatamente al capolinea era presente un altro collega che intervenendo ha sicuramente evitato il peggio. Il conducente aggredito è stato portato al pronto soccorso.
Non è più tollerabile che a Roma i conducenti del trasporto pubblico vengano aggrediti brutalmente, nella totale piena impotenza di quanti dovrebbero garantire un lavoro ed un servizio pubblico sicuro.
Le aziende impegnate nella mobilità cittadina hanno l’obbligo di garantire la massima sicurezza al personale tutto. Le istituzioni comunali hanno l'obbligo di intervenire sul tessuto sociale per restituire dignità e vivibilità alle periferie.
USB chiede che venga immediatamente aperto un tavolo istituzionale tra sindaco, assessore alla Mobilità e Prefettura per trovare una giusta soluzione. Nel merito ci auguriamo che la nuova nomina dell'assessore alla Mobilità porti impegni e soluzioni che fino ad oggicontinuano a latitare
USB Lavoro Privato – Trasporti di Roma e Lazio