Nell’incontro del 5 novembre 2010 presso l’ufficio provinciale delle dogane di Piacenza si sono suddivisi 11 mila euro relativi al Budget di sede.
L’assegnazione delle somme, per l’ufficio di Piacenza, si è basata su alcuni dati; le ore effettivamente lavorate nel 2008 moltiplicate per un parametro che rispecchia il raggiungimento degli obiettivi (per Piacenza pari a 1,05 mentre il più basso assegnato a Modena è pari a 0,98 e il più alto alla DR pari a 1,14) e poi la reperibilità riservata agli uffici con aeroporti, porti e scanner.
Risulta quindi evidente che nella ripartizione non solo non si è tenuto conto degli uffici con carenza d’organico, ma considerando le ore lavorate si sono premiati, vero assurdo, gli uffici in esubero. La reperibilità, inoltre, ha premiato gli uffici che invece di organizzarsi in turni hanno preferito allargare la reperibilità alla maggior parte dei lavoratori. Questo sistema contorto e poco trasparente, su ammissione dello stesso Direttore Regionale che ha “suggerito” alle OO. SS. di indagare nel merito (un modo elegante per lavarsene le mani anziché intervenire) ha fatto si che buona parte dei soldi di tutti i lavoratori siano stati “accaparrati” dagli uffici con Dirigenti più “lungimiranti”.
Nella ripartizione degli incentivi non si è riusciti a pagare circa la metà dei minimi stabiliti negli accordi nazionali.
Ai lavoratori sempre più pressati da lavorazioni che aumentano in modo proporzione con le responsabilità che poi di fatto non vengono pagate perché i fondi non bastano, diciamo che l’unica vera alternativa è quella di ottenere una progressione economica per tutti in modo di assicurarsi in busta paga più salario accessorio e toglierlo così da questi macchinosi meccanismi o peggio dal sistema brunettiano di “meritocrazia” dove il 75% dei lavoratori prenderà meno incentivo dell’attuale o addirittura nulla.
Come RdB – USB abbiamo sottoscritto l’accordo provinciale soltanto perché si è riusciti, con le poche briciole a disposizione, a scontentare veramente tutti evitando privilegi di sorta. Gli importi netti attribuiti sono a dir poco ridicoli ma abbiamo chiesto che ogni lavoratore abbia l’opportunità, almeno, di verificare se quanto a lui attribuito corrisponda al vero. La Direzione ha assicurato di comunicare ai lavoratori la metodologia di calcolo che corrisponde alle giornate lavorate moltiplicate per l’importo corrispondente alla tipologia di responsabilità o di disagio ed ovviamente l’esatta indicazione delle giornate lavorate nella specifica attività.
Noi come RdB – USB abbiamo contestato alla radice questo sistema premiante non firmando gli accordi nazionali che lo determinavano e ci sembra ridicolo che i rappresentanti sindacali locali di chi ha realizzato questa oscenità si stupiscano e si lamentino degli accordi nazionali. Se non siamo schizzofrenici occorre coerenza e responsabilità e visto che è possibile scegliere, magari sostenere chi si batte per difendere i lavoratori e no chi invece lancia il sasso e nasconde la mano.
RdB – USB sempre dalla tua parte e tu da che parte stai?
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