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Dogane Monopoli Emilia-Romagna

Emilia Romagna - Dogane e Monopoli, carenza di personale e carichi di lavoro eccessivi

Bologna,

La USB Pubblico Impiego Agenzie Fiscali dell’Emilia Romagna ha inviato nei giorni scorsi una nota al Direttore Interregionale delle Agenzia delle Dogane e Monopoli Emilia Romagna e Marche, rimarcando la gravissima carenza di personale e le gravi sofferenze di molti uffici della regione, in particolare degli UD di Piacenza e Modena.

Piacenza ha visto negli ultimi anni, a parità di lavoratori, una crescita esponenziale delle proprie attività dovute all'ubicazione in quella zona, di molti importanti Hub della logistica, mentre Modena, che solo tre anni fa contava 54 lavoratori, oggi, a parità di attività, vede un organico che alla fine dell'anno 2019 sarà ridotto a 34 unità.

Analoghe criticità comunque si riscontrano in tanti altri uffici della regione.

Il Direttore Interregionale nel corso della riunione sindacale programmata per il 9 luglio ha annunciato che, oltre le 25 unità in comando che dovrebbero prendere servizio dopo l'estate, è prevista la prossima assunzione da parte dell'agenzia, di circa 780 lavoratori che saranno attinti da altre amministrazioni, attraverso la procedura della mobilità intercompartimentale.

Per le regioni Emilia Romagna e Marche è previsto l'arrivo di circa 100 unità (47 di seconda area e 51 di terza).

Il Direttore ha mostrato un particolare interesse verso l'argomento sollevato da USB, dando assicurazioni che ne terrà conto al momento della ripartizione territoriale fra gli uffici della regione. Noi non crediamo che questi numeri bastino a colmare le carenze che si riscontrano nei vari uffici, ma è sicuramente un segnale importante per tutte quelle strutture che oggi hanno gravi sofferenze.

Nel corso della riunione sindacale la Cgil non ha perso l’occasione di dimostrare come sia più attenta ai formalismi sindacali che ai problemi dei lavoratori, protestando contro la presenza di USB ai tavoli, in quanto non firmataria del pessimo CCNL Funzioni Centrali. Abbiamo ovviamente ritenuto pretestuosa questa ennesima uscita, anche perché all'ordine del giorno vi era una semplice informativa.

Tuttavia, al di là di questa uscita a cui ormai siamo abituati, la riunione è proseguita regolarmente e sono emerse due problematiche importanti: la prima sollevata dai lavoratori di seconda area dei monopoli, che hanno messo sinora a disposizione la loro indiscussa professionalità per coadiuvare il personale di terza appena assunto, che ha ricevuto incarichi di responsabilità, nonostante l’inesperienza e che non ci sia un vincolo di appartenenza alla terza aria per ottenerli.

Inoltre, i lavoratori lamentavano l'impossibilità per coloro che non siano in possesso del titolo di studio della laurea, di poter accedere alle procedure di passaggio alla terza area.

A differenza delle altre OO.SS, che pur solidarizzando con i lavoratori dei monopoli rimandavano ai vincoli di legge esistenti, la USB è intervenuta rilevando come la mancata risoluzione del problema è conseguenza sia del fatto di non aver voluto affrontare l'argomento in sede di stipula del CCNL, sia della mancata attivazione del tavolo tecnico all'Aran per rivedere l'ordinamento professionale.

Infine, per quanto concerne la riorganizzazione tutte le OO.SS. presenti al tavolo hanno lamentato lo scarso coinvolgimento in questo processo.

Su questo punto, il Direttore ha proposto di attivare un tavolo tecnico per ogni ufficio composto da parte pubblica, organizzazioni sindacali territoriali e Rsu, al fine di valutare se la struttura dei reparti prevista dai singoli dirigenti sia rispondente alle esigenze dell'ufficio o se sia passibile di miglioramenti.