Da diversi giorni sono state avviate nelle varie DP le trattative per la distribuzione dei fondi del 2013 - per intendersi, quelli destinati all’incentivazione del personale addetto all’erogazione dei servizi nei confronti dei contribuenti - e dopo una prima tornata di incontri è emerso un quadro a dir poco sconcertante.
L’esame delle varie proposte presentate dai direttori delle varie DP ha infatti evidenziato che tutte hanno in comune un elemento, e cioè la volontà di differenziare il compenso non più in base al solo parametro delle ore prestate al front office, ma anche in base alla tipologia di lavoro svolto (criterio della “professionalità”) e al numero di utenti serviti (criterio dell’ “impegno” profuso nella prestazione lavorativa).
Sembra che tale uniformità sia stata dettata da una precisa indicazione data dalla Direzione Regionale, che si è così assunta l’autorità di interpretare a suo uso e consumo l’accordo nazionale del 23 gennaio (non firmato da USB per i risvolti negativi che l’accordo sottintendeva), introducendo così questa novità negativa e portatrice di malumore tra i lavoratori.
Senza scendere nei dettagli della nostra contrarietà verso i contenuti dell’accordo nazionale del 23 gennaio, chiariamo che siamo contrari a questa nuova modalità di distribuzione differenziata di questa parte del salario accessorio perché la differenziazione in base alla tipologia di attività svolta è già prevista nella distribuzione del Fondo di produttività attraverso le griglie!
Ricordiamo inoltre che la natura originaria del compenso per i lavoratori del front office era, ed è, strettamente collegata al disagio e alla difficoltà di stare a stretto contatto con il pubblico, nonché alla capacità e all’impegno richiesti per gestire lo stesso, Voler quindi introdurre nuovi elementi, a nostro parere distorsivi, per diversificare il compenso, vorrebbe dire snaturare la natura originaria dello stesso.
Ricordiamo che “impegno e professionalità” i lavoratori ce li mettono tutti i giorni per mandare comunque avanti la baracca, e per mettere una pezza alle tante falle organizzative e alle carenze di personale ai front office, problemi verso i quali non è stata data ancora una risposta! Opporremo quindi fermamente il nostro rifiuto sui tavoli sindacali, dove continueremo a chiedere risposte riguardo le ancora irrisolte problematiche dei front office.