Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Entrate Emilia-Romagna

Emilia-Romagna - Entrate, incontro con la nuova direttrice regionale

Bologna,

Intervento di USB all'incontro del 12 settembre con la nuova direttrice regionale.

Buongiorno a tutte e a tutti, salutiamo la nuova direttrice regionale esprimendo la nostra gratitudine per aver messo tra le priorità del suo mandato il saluto e la convocazione di chi rappresenta lavoratrici e lavoratori dell’Emilia-Romagna.

Speriamo che questo non sia solo un gesto di cortesia ma la consapevolezza che un lavoro costante e proficuo con noi possa dare veloce e concreta risposta ai problemi segnalati per realizzare quel benessere organizzativo che per noi e speriamo anche per lei e tutta l’Amministrazione sia l’obiettivo principale del nostro confronto. 

Si trova a Dirigere una regione importante dove incontrerà personale preparato che svolge con dedizione e passione il suo lavoro e che proprio per questo pretende rispetto e considerazione dall’Amministrazione in modo particolare nei momenti in cui viene valutato il suo operato.

In questo primo incontro, come Unione Sindacale di Base, vogliamo evidenziarle le tre questioni che ci stanno più a cuore che sono il rapporto tra lavoratori e dirigenza che comprende gli istituti dello smart working, la valutazione e in generale il benessere lavorativo, i carichi di lavoro eccessivi, aggravati da altri fattori che andremo ad esplicitare ed il rapporto instaurato con i nuovi colleghi assunti in questi ultimi anni.


Rapporto tra lavoratori e dirigenza

La prima cosa che le chiediamo è di avere coraggio e determinazione nell’intervenire in difesa di lavoratrici e lavoratori quando sono ingiustamente vessati da direttori e direttrici provinciali incapaci di risolvere le problematicità a livello locale con le organizzazioni sindacali. 

Conoscerà presto le problematiche di Rimini di Modena che necessiteranno di un suo deciso intervento.

Ci sono però anche altre problematiche con la dirigenza di altre province in questa regione. Ci riferiamo alla incapacità di una gestione serena della Smart working da parte di quei direttori e direttrici che ancora non hanno compreso essere uno strumento che deve conciliare esigenze di vita del lavoratore con le esigenze di lavoro e non viceversa.

Ricordiamo, solo per fare qualche esempio, che c'è ancora chi si ostina a non dare più di un giorno alla settimana di lavoro agile o a chi lo vieta il venerdì e il lunedì o in due giornate consecutive oppure contiguo a giornate di ferie (problema presente anche in Direzione Regionale), a chi non accoglie le richieste di deroga previste dal regolamento o a chi ancora si ostina a studiare metodi di controllo invasivi, fastidiosi quanto inutili e deleteri. 

Ci piacerebbe poi, risolvere anche il problema dell’audit regionale che invece di svolgere un ruolo di coordinamento e controllo di coerenza ed uniformità delle procedure applicate nei diversi uffici, troppo spesso svolge un ruolo ispettivo e sanzionatorio che travalica anche i diritti di legittima difesa dei lavoratori coinvolti, ma è un discorso che adesso non possiamo approfondire, ma rimaniamo disponibilissimi a farlo, ma che chiude il quadro dei problemi tra lavoratori e dirigenza che oggi come USB volevamo solo accennare per fornire un quadro generale della situazione emiliana romagnola senza entrate nello specifico delle questioni su cui chiediamo di incontrarci presto.


Carichi di lavoro e salario


In merito al problema sui carichi di lavoro eccessivi, vorremmo evidenziare come l’Amministrazione sia riuscita a farli diventare massacranti a causa di procedure sempre più farraginose che dimostrano l’incapacità a fidarsi dei propri dipendenti.

Non ci riferiamo solo alla nuova sperimentazione di Serpico che è solo l’ultimo degli aggravi di lavorazione imposto dall’Amministrazione, ma a tutti quei sistemi burocratici e di controllo inseriti nelle lavorazioni che le allungano e complicano in modo esasperante ed inutile.

Vogliamo anche ribadire, con forza, ciò che nonostante sia evidente a tutti non viene considerato per diminuire la produttività personale e collettiva. Ci riferiamo agli strumenti informatici che sono diventati vere e proprie fonti di stress quotidiano capaci di bloccare o rallentare anche la più semplice attività lavorativa. 

C’è poi il problema delle responsabilità dei dirigenti che vengono scaricare su lavoratrici e lavoratori, tra l’altro quest’ultimi privi di copertura assicurativa, a cui sono assegnate deleghe di firma con rilevanza anche esterna.

Lavoratori e lavoratrici che sono chiamati a raggiungere obiettivi impossibili imposti nel sistema di valutazione scaricando così le responsabilità dell’Amministrazione e della mala organizzazione su lavoratori che perderanno salario diretto, con ritardi nei passaggi di fascia economica o di carriera, e indiretto, nel pagamento della produttività individuale a causa di una bassa valutazione.

L’altra faccia della medaglia del problema dei carichi di lavoro è la riduzione del salario dei lavoratori che dal 2009 ad oggi hanno perso circa 600 euro di potere d’acquisto al mese per inadeguati rinnovi contrattuali, a causa dei 100 milioni di tagli al salario accessorio, del mancato riconoscimento del buono pasto in SW o delle maggiori spese di utenze determinato dal lavorare da casa invece che in ufficio che non vengono rimborsate dall’Amministrazione.


Nuovi assunti


In merito ai nuovi assunti abbiamo cercato di aprire un dialogo con questa Direzione Regionale ottenendo a volte anche dei buoni risultati come riuscire a coinvolgere nella mobilità regionale anche coloro che non potevano partecipare per mancanza di anzianità di servizio ma dove l’Amministrazione si era impegnata a rivedere insieme a noi i 13 casi rimasti in sospeso e su questo, come USB siamo stata l’unica organizzazione ad effettuare formale richiesta di incontro senza ancora ottenere risposta.

Ci sono poi state assegnazioni di sede in fase assunzionale, poco chiare, con scelte di incompatibilità ambientale che non abbiamo compreso e quindi non condiviso, anche perché come abbiamo scritto, non esiste normativa o regolamento dell’Agenzia che vieta di lavorare in una provincia per incompatibilità.

Anche nelle assegnazioni avvenute in base alla residenza e non all’ordine in graduatoria è stato ignorato chi, in situazioni particolari, come, ad esempio, chi fosse residente al di là di un fiume e quindi in un'altra regione, anche se a pochissima distanza da una Direzione Provinciale, non è stato preso in considerazione. Oppure come si sono affrontato i problemi di figli minori o di assistenza a persone malate di 104 o sulla trasparenza nelle comunicazioni inviate ai vincitori di concorso per far comprendere il sistema di assegnazione delle sedi utilizzato. Anche su questo siamo stata l’unica organizzazione che ha richiesto un incontro per fare chiarezza ed attendiamo una convocazione.


Un problema fastidioso è quello che troppo spesso i neoassunti rimangono tali anche dopo il periodo di prova e questo è ingiusto. Si rimane discriminati nello SW, nella Valutazione anche senza alcuna valida motivazione.


Infine, come USB vogliamo segnalando anche problemi negli stabili divenuti spesso inadeguati ad accogliere il personale in servizio e dove alcuni problemi segnalati devono essere risolti più celermente, all’istituto della banca ore che ogni direttore regionale che prende servizio in Emilia-Romagna si impegna con noi a realizzare rimanendo però ancora lettera morta.

Vogliamo però concludere il nostro intervento, così come lo abbiamo iniziato, con ottimismo nei suoi confronti e verso il suo Staff, rendendoci disponibili a lavorare insieme nella costruzione di un sempre più necessario benessere organizzativo ricordando che la caratteristica della nostra organizzazione sindacale è quella di non mollare mai.

Grazie del suo saluto e speriamo in una proficua e costruttiva collaborazione. 

USB PI Agenzie Fiscali Emilia-Romagna