Egr. Direttore,
sono trascorse alcune settimane da quando l’Agenzia ha pubblicato sul proprio sito istituzionale i dati contenenti le dichiarazioni di tutti i contribuenti. Abbiamo ragionevolmente confidato che la scelta, che non discutiamo, presupponesse un cambio di indirizzo da parte dell’Agenzia che portasse finalmente quanto meno all’annullamento dei procedimenti disciplinari ed al rimborso delle spese legali che decine di colleghi in questa regione si sono visti e si vedono ancora costretti ad affrontare.
Sono trascorse settimane, dicevamo, ma non abbiamo assistito ad alcun segnale in questa direzione. Nulla. Anzi abbiamo dovuto registrare nuove indagini in corso da parte dell’Agenzia, ed il coinvolgimento di ulteriori colleghi da parte di codesta Direzione.
E, ci corregga se sbagliamo, codesta Direzione ci ha spiegato che la procedura seguita a fronte delle nuove indagini prevede la segnalazione alla Magistratura di tutti coloro che non dimostrano di aver effettuato per motivi di lavoro le interrogazioni all’Anagrafe Tributaria in via di contestazione.
Francamente facciamo davvero fatica a non definire questo comportamento quale “atteggiamento persecutorio”, già perché non intravediamo nessun atto dovuto ma unicamente una scelta dell’Agenzia in nuove indagini sempre in corso, e poi perché si arriva ad innescare un abnorme procedimento con quello che consideriamo un “mostro giuridico” per cui l’onere della prova spetta al Lavoratore, pena la comunicazione alla Magistratura.
Da dicembre è stata posta ancora tale situazione sotto i riflettori, e la scelta di cercare un tentativo di soluzione al tavolo sindacale deve essere giudicata evidentemente improduttiva, se adesso dobbiamo addirittura prendere atto di ulteriori procedimenti nei confronti di nuovi colleghi.
La recente pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi addirittura sul sito internet istituzionale non può costituire scelta indifferente, a meno che non si debba davvero prendere atto di un’Agenzia che con una mano cerca la massima trasparenza, e con l’altra insegue il castigo senza senso ed abnorme, chissà perché, dei suoi Lavoratori.
Il recente arrivo al vertice dell’Agenzia del Dott. Villiam Rossi che all’epoca, nel suo ruolo di Direttore in questa regione, parlò a tutte le OOSS regionali di un “patto tra galantuomini” e di “nessuna volontà persecutoria nei confronti dei Lavoratori”, speriamo possa dare finalmente vigore proprio a quel “patto tra galantuomini” e restituire giustizia e serenità lavorativa.
Crediamo che, al di là comunque delle scelte centrali, codesta Direzione Regionale abbia la responsabilità decisionale dei procedimenti e dei provvedimenti che adotta e per i quali ha di certo potere gestionale e competenza.
Per quanto sopra, alla luce delle novità intervenute, per avere il quadro aggiornato della situazione nella regione e quale estremo tentativo prima di dover palesemente prendere atto dell’inutilità della via transattiva per mancanza di volontà dell’Agenzia
Chiediamo un incontro urgente in merito.
p. RdB Cub Agenzie Fiscali Emilia Romagna, Vincenzo Capomolla
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