Un anno fa una schiacciante maggioranza di voti approvava il referendum sull’acqua e ne confermava la sua natura di bene comune. Fermo e netto è stato il pronunciamento del popolo italiano contro le privatizzazioni di questa risorsa, contro l'attacco ai servizi pubblici, contro gli scippi di democrazia perpetrati da lobbies e consorterie di potere nel nostro paese.
Ad un anno di distanza quella volontà chiara rischia di rimanere disattesa e continue sono le aggressioni e le volgarità da cui si deve difendere. L’ultima in ordine di tempo è quella messa in atto al Comune di Roma dove la pessima giunta Alemanno, squalificata e compromessa in sperperi a favore di amici di partito e compari di merende, intende svendere il patrimonio Acea.
L’assemblea dei lavoratori ENEA, in mobilitazione in difesa della natura pubblica della ricerca in Italia, esprime solidarietà ai dipendenti Acea, ai movimenti del Forum dell’Acqua, a tutti coloro che propongono e attuano forme di “obbedienza civile” affinchè sia rispettata in ogni sede la volontà popolare.