Il problema della presenza di amianto all’ENEA Casaccia sta assumendo contorni sempre più preoccupanti. La sensazione che un censimento accurato, che per legge è obbligatorio da più di venti anni, non sia mai stato effettuato è ormai una certezza.
La recente ispezione della ASL presso il Centro ha messo in evidenza le condizioni di estrema criticità in cui versano alcuni impianti e laboratori, oltre alle strutture. Inoltre è stata riscontrata la presenza di amianto negli impianti e nelle strumentazioni di laboratorio che determina un’esposizione di tipo professionale a tale cancerogeno.
L’informazione ai lavoratori è sempre frammentaria e parziale. Della “visita” della ASL è stato reso pubblico un verbale relativo alle pavimentazioni di vinilamianto, dove è finito il resto?
E’ da anni che USB denuncia – attraverso segnalazioni, sollecitazioni e richieste di intervento – la gravità della situazione e lo scorso febbraio avevamo salutato positivamente l’inserimento della voce “RIMOZIONE AMIANTO EDIFICI C26 E C27” nel bilancio previsonale 2016 come un primo segnale di azione per una corretta gestione del problema. I lavori di bonifica, messi in bilancio e calendarizzati per marzo - aprile 2016, non ci risulta siano ancora stati avviati.
La nostra OS ha chiesto più volte un incontro con i vertici dell’Ente per un confronto sulle soluzioni da adottare per la salvaguardia della salute dei lavoratori che operano in laboratori e ambienti di lavoro a rischio, ma ancora utilizzati, non ricevendo alcuna risposta.
Alla luce dell’indagine svolta dalla ASL e delle eventuali prescrizioni imposte all’Ente, USB ha inviato nuovamente una lettera al Presidente - che stavolta speriamo abbia riscontro positivo - richiedendo un incontro urgente sul problema della gestione della presenza di amianto nel C.R. Casaccia.
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