“Pochissimi soldi, con tanto ritardo e a Contratto scaduto, blocco temporale delle progressioni orizzontali, che hanno rappresentato fino ad oggi l’unico sbocco di recupero salariale, inasprimento delle sanzioni disciplinari ed una complessiva mortificazione della professionalità dei lavoratori”, questi è la sintesi sul rinnovo del Contratto degli Enti locali e Regioni, fatta dalla esponente della direzione nazionale RdB-CUB P.I Paola Palmieri.
“Anche su questo rinnovo contrattuale si ripercuote la sciagurata politica dei redditi inaugurata nel 1993 dagli accordi fra Governo e Cgil, Cisl, Uil - prosegue Palmieri - che attraverso la soppressione di tutti gli automatismi di indicizzazione salariale, ed una strategia sindacale di sudditanza al potere politico, ha ingrassato gli imprenditori ed impoverito costantemente i lavoratori e le lavoratrici”.
“Per fortuna – aggiunge - le pressioni delle RdB-CUB hanno avuto l’effetto di far concentrare la trattativa sulla parte economica, e dunque arginare i possibili effetti deleteri sulla parte normativa del Contratto conseguenti all’attacco in corso contro i lavoratori pubblici. Adesso riprenderemo la mobilitazione affinché nel prossimo Contratto, per il quale non ci sono le risorse, ci sia una svolta innanzi tutto sul salario e le condizioni di lavoro. Una svolta che si potrà ottenere solo insieme al sindacato di base, indipendente e libero da sudditanze politico-governative”, conclude la dirigente RdB-CUB.
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