Chiedono che gli Enti Parco siano esclusi dalla mannaia della spending review e da tutti gli eventuali nuovi tagli del 10% agli organici che il governo Monti potrebbe attuare con successive norme. Sono i dipendenti dei Parchi Nazionali: un esercito di biologi, naturalisti, comunicatori, esperti di educazione ambientale, agronomi, amministrativi e tecnici, che da anni sono impegnati nelle azioni di tutela e valorizzazione di territori che, per il loro elevato pregio naturalistico e per la presenza di specie di flora e fauna a rischio di estinzione, sono stati dichiarati protetti a livello nazionale ed anche internazionale, visto che alcuni di essi sono stati dichiarati dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
Il prossimo 18 settembre, i dipendenti dei Parchi si riuniranno in assemblee in tutta Italia per dire No alla riduzione delle dotazioni organiche del personale non inferiore al 10% della spesa complessiva relativa ai posti in organico ed al conseguente azzeramento della funzionalità degli Enti Parco, che a seguito di questo e dei precedenti tagli già operati, corrono il rischio di continuare ad esistere solo sulla carta.
L’Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego appoggia in pieno questa campagna ed è al fianco del personale dei Parchi, perché le scelte di tagli indiscriminati non porteranno risparmi ma aumento del precariato, disoccupazione, totale distruzione dei servizi pubblici e delle azioni correlate alla tutela ed alla sicurezza delle aree protette, gli ultimi polmoni verdi d’Italia, ed invita tutti i lavoratori ad aderire alle assemblee territoriali del prossimo 18 settembre.
Aderente
alla FSM