Nel corso della riunione del Consiglio dei Ministri sulla legge di stabilità, il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca annuncia che uno specifico articolo della legge conterrà un piano di “Razionalizzazione del Sistema della Ricerca”. I punti salienti del provvedimento prevedono l’accorpamento in un solo organismo di tutti gli Enti Pubblici di Ricerca vigilati dal MIUR, e la costituzione di due agenzie che si occuperebbero una di gestione dei finanziamenti e l’altra di trasferimento tecnologico.
USB sostiene che l'accorpamento dei dodici enti vigilati dal MIUR in un ‘Super CNR” che il ministro Profumo intende realizzare senza nessun confronto con la comunità scientifica e con le organizzazioni sindacali, oltre a confermare la natura antidemocratica di questo Governo rappresenta un altro passo verso la sostanziale cancellazione del sistema degli Enti Pubblici di Ricerca.
Questo provvedimento risponde esclusivamente alla logica della ricerca messa al servizio delle imprese e non della cittadinanza ed è in stretto rapporto con la trasformazione degli altri enti, quelli non vigilati dal MIUR, in una serie di agenzie governative. E’ evidente che i poteri forti che questo governo rappresenta, nel loro progetto di costruzione di un modello sociale anti democratico e anti popolare, puntano alla conquista di tutto il sistema di istruzione, formazione e ricerca.
Ad oggi il ministro Profumo ha incontrato le organizzazioni sindacali una sola volta, e si è guardato bene dal confrontarsi con loro sul progetto del Super CNR e dal mettere in campo un processo democratico di confronto sul destino della ricerca in Italia. Ha preferito scegliere la scorciatoia di veicolare il provvedimento all’interno della legge di stabilità; scelta che, considerato l’attuale clima di bipartisan accondiscendenza ai peggiori provvedimenti invocati in nome dell’Europa e della lotta alla crisi, lascia intendere che non ci siano spazi di mediazione.
L'unica via che rimane è il licenziamento di questo Governo da parte di quel blocco sociale che ne sta subendo quotidianamente una violenta lotta di classe. I lavoratori della ricerca saranno quindi in piazza a Roma il 27 ottobre in occasione del No Monti Day, per mandare a casa il Governo dei Professori sempre più espressione dei poteri forti e nemico dei lavoratori, dei precari, dei migranti, dei semplici cittadini di questo Paese.
Roma, 12 ottobre 2012
USB PI Ricerca