Appena conclusa la riunione tenutasi da remoto per discutere dell’accordo riferito a nuove misure di prevenzione e sicurezza per i colleghi del COP di Pescara e relative strutture delocalizzate a Reggio Calabria e Sulmona.
USB ha partecipato ponendo da subito al centro del confronto la tutela della salute dei colleghi in primis e quella collettiva in secundis.
La Calabria è zona rossa, molto probabilmente, stando alle dichiarazioni pubbliche di esponenti governativi, altre regioni, compreso l’Abruzzo, vedranno peggiorare nelle prossime ore il proprio quadro sanitario.
A fronte della bozza di accordo presentata dall’Amministrazione, che prevede al punto 2 lettera “b” genericamente che possono essere rese in presenza le attività non effettuabili in modalità agile, abbiamo richiesto che venisse recepita la previsione dell’articolo 3, comma 4 lettera I del DPCM del 3 novembre u.s. secondo cui “ i datori di lavoro limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell’emergenza; il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in modalità agile.”
Abbiamo ricordato che con la Direttiva prot. n. 141696 del 24 marzo 2020 il Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha definito le “attività essenziali dell’Agenzia delle Entrate”. Su queste basi abbiamo chiesto che l’accordo locale prevedesse espressamente che le uniche attività da rendere in presenza fossero solo quelle realmente “indifferibili”.
La nostra richiesta non è stata recepita e pertanto non sottoscriviamo un accordo che a nostro modo di vedere non garantisce la piena sicurezza nei luoghi di lavoro poiché lascia spazi dentro cui si antepone la funzionalità degli Uffici alla salute dei colleghi.
USB - Agenzie Fiscali Abruzzo