Si è svolta, presso la direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate, la discussione sulla mobilità nazionale.
L’Agenzia ha proposto di assecondare, nel limite del possibile, le richieste fatte dal personale in entrata, secondo l’ordine di graduatoria, scelta che ha incontrato il favore della USB e degli altri sindacati.
Nel dettaglio nelle nostra regione, a fronte di 8 unità in uscita, è previsto l’ingresso di 25 unità, da cui vanno detratte 5 unità destinate al C.O.P. di Reggio Calabria e già in servizio nella nostra regione, ed altre 5 unità che sono già distaccate presso uffici calabresi; le restanti 15 unità sono state, come detto, accontentate in linea di massima nelle loro scelte, fatta eccezione per gli ultimi 4 in graduatoria assegnati comunque alle sedi notoriamente carenti di Crotone e di Vibo.
La Usb nel suo intervento, ha rappresentato la necessità, chiusa questa fase, di riattivare le procedure di mobilità regionale già concordate, rinnovandole anche per il futuro.
Il dato che però ci ha allarmati, riguarda quello dei pensionamenti fornito dal Direttore del personale, il quale ha comunicato che nei prossimi tre anni ben 278 unità saranno collocate in pensione. In considerazione del fatto che attualmente in Calabria sono presenti in Agenzia 1.170 unità e che le sedi provinciali, allo stato attuale, sono già state dichiarate tutte carenti, la perdita di un terzo del personale in servizio in Calabria, è un dato drammatico che non può essere risolto con una semplice mobilità nazionale.
Le scelte dell’amministrazione centrale di concentrare i concorsi esclusivamente nel nord Italia e di trascurare costantemente e continuamente le regioni meridionali, in primis la Calabria, ha un significato politico decisamente grave e ben preciso, quello cioè di rinunciare a priori alla lotta all’evasione fiscale che nella nostra regione, grazie alla fiorente attività della criminalità organizzata è decisamente imponente e incalcolabile.
La USB, nell'evidenziare questo dato gravissimo, ha chiesto alla Direzione Regionale di farsi carico affinché la questione dello svuotamento degli uffici e, quindi, del conseguente abbassamento della lotta all’evasione fiscale in Calabria, diventi un argomento centrale dell’intera agenzia e che di concerto con la direzione centrale si pongano in essere iniziative volte ad affrontare questo grave problema.