Il 31 marzo abbiamo pubblicato la notizia che, finalmente, anche all’ex Agenzia del Territorio si ricominciava ad effettuare delle assunzioni (140 funzionari), con il 20% dei posti riservati al personale di seconda Area.
Riservare solo 28 posti per coloro che già lavorano presso l’Agenzia delle Entrate (l’amministrazione poteva tranquillamente scegliere di innalzare la riserva sino al 50%) è il sintomo di quanto non si voglia riconoscere le professionalità interne già presenti in Amministrazione e si faccia di tutto per non far passare lavoratrici e lavoratori di seconda Area in terza.
Oltre l’esigua riserva dei posti nel bando è richiesta l’iscrizione all’albo professionale che i dipendenti pubblici non hanno anche perché l’Amministrazione, come accaduto sull’ultimo concorso all’Agenzia del Territorio, l’ha pretesa per l’assunzione ma poi, nei fatti, mai utilizzata , tant’è che in molti hanno poi deciso di cancellarsi dall’albo per risparmiare più di un centinaio di euro all’anno.
I lavoratori devono già sopportare l’odiata legge che per accedere in terza area è obbligatoria la laurea, “grazie” alla norma del famoso politico a lungo applaudito al congresso di una compiacente organizzazione sindacale e non contrastato dalle altre, ad eccezione di USB, ma se oltre al “caro” Brunetta ci si mette anche l’Amministrazione a mettere i bastoni fra le ruote a chi aspetta da anni un occasione per progredire nessuno riuscirà mai a passare dalla seconda alla terza Area.
Se la rettifica non sarà fatta, si sarà realizzata l’ennesima beffa nei confronti dei lavoratori che non potranno di fatto accedere alla terza Area o si vedranno costretti ad iscriversi all’albo, ovviamente se sono già in possesso dell’abilitazione, entro il 28 aprile gettando soldi al vento solo per poter partecipare e poi sperare di vincere un passaggio in terza area.
Abbiamo scritto all’ufficio del personale per segnalare immediatamente l’incongruenza e speriamo che venga recepita in fretta considerato che il 28 aprile scadono i termini per la presentazione della domanda di partecipazione al concorso.
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