Nella mattinata di ieri, 18 marzo, presso la Prefettura e alla presenza del Vice Prefetto Vicario, dott. Vito CUSUMANO, e del Vice Prefetto dott. Paolo PONTA, si è svolto il tentativo di conciliazione tra la delegazione RdB ed il presidente ATM Gianpaolo LUMI, il direttore ATM Pierluigi CALIZZANO ed il vicedirettore ATM Filippo SARACINO.
RdB apprezza il sincero tentativo del Vice Prefetto Vicario di persuadere ATM sulla accoglibilità della richiesta sindacale che era semplicemente quella di aprire una trattativa finalizzata ad affrontare e risolvere problematiche aziendali.
La delegazione ATM si è sottratta al confronto con RdB giustificandosi con una argomentazione singolare riassumibile come segue: “Aprire una trattativa con RdB significherà sollevare il malcontento delle organizzazioni sindacali già presenti in azienda e preferiamo, per esigenze di marcheting, non turbare gli attuali equilibri”.
Questa paradossale “giustificazione” che dimostra una ideologica e pregiudiziale chiusura aziendale ad entrare nel merito delle problematiche che affliggono i lavoratori è stata accompagnata da risposte che hanno dell'incredibile come le seguenti.
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Sugli organici non sono possibili assunzioni per rispettare il “patto di stabilità”. Poco importa che vi siano evidenti forzature sul concetto di orario giornaliero e settimanale, sul diritto alle ferie, e che in altre aziende di trasporto si assuma comunque personale.
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Per i servizi igienici ai capolinea il direttore ATM ha definito il problema scarsamente rilevante perché in stazione vi sarebbe un bagno. Alla domanda se l'autista è autorizzato a fermare il servizio per il suo utilizzo il direttore ha risposto con un gesto di disappunto.
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Per il parco mezzi l'azienda ritiene che il nostro sia allarmismo ingiustificato perché tutte le vetture superano regolarmente la revisione e la manutenzione viene effettuata regolarmente. L'unica risposta efficace per smentire questa dichiarazione aziendale è quella di rifiutarsi di condurre veicoli non a norma di sicurezza. Il limitato numero dei veicoli che rimarrebbero in servizio dimostrerà la carenza manutentiva del parco mezzi..
Dopo una discussione durata circa un'ora e mezzo l'unica apertura manifestata è stata una generica disponibilità ad una informativa, indefinita nei tempi e nei modi, su quello che l'azienda avrebbe trattato con le altre OO.SS.. Intendiamo rappresentare veramente una alternativa sindacale e i pannicelli caldi della logica sindacal concertativa non fanno al caso nostro.
Preso atto della chiusura aziendale, dettata soltanto da un fondamentalismo ideologico, e preso atto della provocatoria dichiarazione del direttore ATM che tanto anche RdB si sarebbe limitata, come le altre OO.SS., alla minaccia di sciopero senza poi attuarla, ha chiesto copia dell'accordo applicativo vigente in ATM sulla regolamentazione del diritto di sciopero. Anche su questo è emerso il paradosso che non esiste alcun accordo applicativo, che tra l'altro la Commissione di Garanzia prevede debba essere stipulato in ogni azienda, ma che la normativa sul diritto di sciopero in ATM è stata deliberata dalle OO.SS. Aziendali, impegnandosi a fornire la stessa deliberazione a RdB.
Si lascia alla sensibilità di chi legge la valutazione del tutto. Crediamo che soprattutto in questo momento di privatizzazione “in toto” delle aziende ex municipalizzate una vera alternativa sindacale è necessaria per aprire una prospettiva diversa, indipendente e soprattutto nel reale interesse dei lavoratori.
PREPARIAMOCI ALLO SCIOPERO LA CUI DATA VERRÀ COMUNICATA A BREVE