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Telecomunicazioni

ESUBERI T.I.SPARKLE:quando piove sui poveri, piovono pietre

Roma,

 

Nonostante il mandato assembleare che chiedeva alle RSU e alle OO.SS. di non sottoscrivere i quattro licenziamenti , CGILCISLUIL hanno dichiarato inutile l’odg votato a maggioranza e, ritenendo l’accordo sugli esuberi una opportunità, l’hanno tranquillamente firmato insieme all’Azienda. UGL, come al solito, non era presente ma ha firmato subito dopo in un incontro separato.

 

Un paio di RSU di Roma, un CGIL e un CISL, nel rispetto della volontà dei lavoratori, non hanno messo la loro firma ed è sicuramente una novità in termini di lealtà e correttezza.

 

A nulla sono valsi i ns tentativi di scorporare i licenziamenti dalle 20 mobilità volontarie. Gli incontri alla Unione Industriali, prevedibilmente già confezionati in altri luoghi ed in altri momenti, appaiono più come atti notarili che trattative sindacali, dove si tende ad annullare qualunque velleità di modifica nell’interesse dei lavoratori e delle lavoratrici, che poi restano sempre gli unici a pagare in termini di diritti, democrazia e salari.

 

L’azienda con grande “signorilità”, già la mattina seguente all’accordo, ha gentilmente invitato i quattro colleghi a riconsegnare il tesserino informandoli che dal pomeriggio non sarebbero più stati in servizio. Quindi delle persone che hanno dedicato all’azienda quasi 40 anni della loro vita sono stati licenziati in tronco alla stessa stregua di chi viene licenziato per giusta causa.

 

A tutti coloro che pensano “beh ! ma tanto avevano già maturato i requisiti per la pensione anticipata” ricordiamo che il governo intende riaprire presto la questione del pensionamento anticipato (con forti decurtazioni della pensione). Il fatto che la prima volta la nostra azienda abbia proceduto a dei licenziamenti obbligatori costituisce un grave precedente per le prossime vertenze sindacali.

 

Nell’incontro abbiamo inoltre ribadito che Sparkle rimane palesemente sotto-organico e che le recenti stabilizzazioni dei giovani colleghi con contratto a progetto sono un piccolo rimedio di fronte alla continuazione di una vera e propria emorragia di posti di lavoro.

A titolo di esempio, nel 2003 alla nascita di Sparkle, l’intero settore di Network contava un organico di 630 persone. A dieci anni di distanza l’organico è sceso a 350 persone (somma attuale dei settori Network Operations, Technology e IT). Tutto ciò è avvenuto nonostante un sostanziale raddoppio delle risorse di rete, dei sistemi IT, del portafoglio servizi e della complessità dei processi aziendali.

Rivolgiamo un ennesimo appello a tutti/e per non affrontare con superficialità quello che sta accadendo a T.I.Sparkle: se permanesse o si diffondesse un sentimento di stanchezza e di passivizzazione, nonché di distrazione sugli accadimenti presenti, ma soprattutto su quelli futuri, ci permettiamo di osservare che dopo i quattro licenziati, ci saranno gli esternalizzati verso Telecom Italia e verso Telecom IT e quando si troveranno in emergenza anche gli ultimi dipendenti rimasti potrebbero non trovare più nessuno a dare solidarietà.

RSU SNATER T.I.Sparkle